Un veneziano di Anversa e una Giuditta ritrovata

È in libreria la terza uscita di «Note libere», la collana dedicata all’arte che Polistampa ha affidato alla cura di Massimo Vezzosi, antiquario fiorentino di livello internazionale e grande esperto di disegni antichi, scultura e pittura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 giugno 2010 00:00
Un veneziano di Anversa e una Giuditta ritrovata

Questo nuovo volume è dedicato a Gaspar Rem, “fiamengho Pittor” presso la Serenissima Repubblica di Venezia. Il saggio si concentra sulla finora poco documentata attività svolta nel secondo Cinquecento dal “fiamengho Pittor” Gaspare Rem presso la Serenissima Repubblica di Venezia. Viene studiata la sua produzione pittorica e in particolare una Giuditta con la testa di Oloferne di cui un recente restauro ha recuperato i valori pittorici, rendendone nuovamente leggibile l’iscrizione autografa a lettere capitali. Le accurate riproduzioni a colori sottolineano i raffronti con opere di pittori contemporanei al Rem e con molti suoi altri quadri di simili dimensioni inscenanti personaggi a mezza figura. In appendice sono trascritti diversi documenti testamentari in volgare riguardanti l’artista, provenienti dall’Archivio di Stato di Venezia e dall’Archivio Storico del Patriarcato di Venezia.

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