Area ex Macelli, De Zordo: ''Danni alla Palazzina dell'Orologio''

"Ancora non sono iniziati i lavori per la stazione Foster e già i primi danni sono visibili nell'area del cantiere dei Macelli". Una crepa, infatti, è visibile sulla Palazzina dell'Orologio, edificio peraltro tutelato dai Beni Culturali.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 maggio 2010 18:23
Area ex Macelli, De Zordo: ''Danni alla Palazzina dell'Orologio''

"Ancora non sono iniziati i lavori per la stazione Foster e già i primi danni sono visibili nell'area del cantiere dei Macelli". E' quanto rende noto attraverso un comunicato stampa la consigliera di perUnaltracittà Ornella De Zordo. "Gli abitanti di via Zeffirini hanno visto aprirsi nell'arco di una giornata una crepa dalla base fino al tetto della Palazzina dell'Orologio - aggiunge la consigliera d'opposizione in Palazzo Vecchio -. La Palazzina, tutelata peraltro dai Beni Culturali, è a poche decine di metri dai palazzi abitati di via Zeffirini.

Abbiamo presentato nei giorni scorsi una interrogazione urgente, per sapere quali lavori fossero in corso nel cantiere e quali permessi ancora mancassero. Alla luce di quanto sta avvenendo ancora più urgente diventa avere queste risposte. Nel frattempo chiediamo al sindaco di intervenire immediatamente per accertare la situazione e nel caso bloccare i lavori. Riteniamo indispensabile che si proceda finalmente a una corretta procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale come del resto chiede una mozione depositata da tempo e mai discussa in Consiglio Comunale".

E Grassi (Lista Spini per Firenze) punta l'obbiettivo sulla situazione di via Circondaria "Via Circondaria ogni giorno è invasa dal fango e della terra che i camion portano con le ruote fuori dal cantiere”. Lo ha detto il consigliere comunale della Lista Spini per Firenze Tommaso Grassi. "Nelle scorse settimane abbiamo monitorato la situazione andando a verificare lo stato della strada, scattando alcune foto come documentazione. Quello che ne emerge - ha aggiunto Grassi - è una fanghiglia di terra di cantiere riversata sulla strada dove circolano i motorini, le auto ma anche pedoni e ciclisti.

Non c’è traccia né di un sistema di lavaggio con acqua delle ruote dei camion né di un percorso su rulli tale da togliere la terra al solo passaggio. Dove sono i mezzi, le precauzioni e le procedure che sono state imposte al committente e alle ditte che realizzano i lavori da parte del Comune e che sono la risposta che più frequentemente l'Amministrazione utilizza quando qualcuno solleva dubbi sulla regolarità e il rispetto delle prescrizioni? A questo scopo, oggi stesso chiederemo con un'interrogazione se il Comune è a conoscenza della situazione, e se sono state elevate, per infrazioni al codice della strada, nei confronti delle ditte sanzioni amministrative e allo stesso tempo invieremo una richiesta ad Arpat per conoscere quali siano stati gli esiti di eventuali loro sopralluoghi nei cantieri di via Circondaria.

Non vorremmo sentirci rispondere che sono solo alcuni camion e che non creano gravi problemi, perché adesso i passaggi dei camion sono limitati alla sola zona di via Circondaria e sono solo una minima parte rispetto al carico di traffico e al numero dei passaggi previsti quando partirà lo scavo per il tunnel o la stazione. Se questo è l'inizio, possiamo solo immaginarci cosa potrebbe succedere all'avvio dei cantieri veri e propri. Questa - ha concluso Grassi - è una delle situazioni gravi che si stanno verificando in giro per la città e da soli non siamo in grado di venire a conoscenza delle sempre più numerose situazioni preoccupanti causate dai lavori dell'Alta Velocità.

Chiediamo ai cittadini, che vogliano farlo, di inviarci una mail o scattare una foto per segnalarci quanto accaduto: noi cercheremo e pretenderemo in ogni caso dall'Amministrazione Comunale una risposta in merito". (lb)

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