Renzi vuole un approfondimento tecnico e il Pd, contrario, si adegua

Valdo Spini ha chiesto al capogruppo del Pd se condivideva quanto esposto dal sindaco. Bonifazi ha risposto positivamente e si sono quindi create le condizioni per un aggiornamento della mozione che sarà ridiscussa fra 15 giorni.

Redazione Nove da Firenze
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15 marzo 2010 20:16
Renzi vuole un approfondimento tecnico e il Pd, contrario, si adegua

"La mozione da me sottoscritta insieme ai consiglieri Spini, Grassi e Cruccolini - spiega Ornella De Zordo - che chiedeva all'amministrazione comunale di sostenere, con gli altri soggetti coinvolti nella realizzazione del passante AV e relativa stazione, la necessità di realizzare una VIA è stata rinviata per la necessità di un chiarimento all'interno della maggioranza di Palazzo Vecchio. Grave la responsabilità che il Pd si assumerebbe nel negare che si riparasse a lacune esistenti nell'iter del progetto di attraversamento del nodo fiorentino AV.

La procedura risulta infatti largamente incompleta in quanto i pareri del 1998/99 contenevano un'ampia mole di prescrizioni. Ma nessuna delle Autorità competenti o degli Enti interessati ha mai verificato che tali prescrizioni siano state realmente soddisfatte". "Il progetto di massima, con allegato Studio di Impatto Ambientale, è stato peraltro depositato da Italferr nel giugno 1998, prima cioè che la Regione Toscana - nel dicembre dello stesso anno - deliberasse il suo contributo alla procedura di VIA, allegando un parere con numerose raccomandazioni e prescrizioni.

Ma questo pur lacunoso iter riguarda il progetto Zevi, mentre l'attuale opzione Foster non è stata provvista di alcuna procedura di VIA, essendo stata ritenuta valida la procedura precedente, benchè siano diversi la localizzazione e il progetto stesso. Per la cantierizzazione poi, il progetto Zevi poneva come base il posizionamento dei cantieri in aree ferroviarie (con la sola eccezione parziale di Rifredi). Sappiamo invece che l'attuale cantierizzazione prevede il trasporto dei materiali su viabilità ordinaria, immettendo un numero di mezzi pesanti che varia tra i 300 e i 400 automezzi al giorno.

Si è avuta in sostanza un'applicazione discutibile delle normative e delle procedure, che ha portato a una soluzione che non soddisfa né il principio delle garanzie sull'entità e mitigabilità degli impatti, né sulla partecipazione delle comunità locali. E questo per una delle infrastrutture più importanti per questo territorio" aggiunge De Zordo. "A fronte della richiesta di approfondimento tecnico, avanzata dal sindaco, teniamo all'ordine del giorno la mozione e attendiamo che le nostre argomentazioni vengano elaborate dai colleghi del Pd" conclude la consigliera di perUnaltracittà. "Rispetto all'inizio della discussione in aula che vedeva il Pd decisamente contrario e deciso a bocciare la nostra mozione che chiedeva di sottoporre alla Valutazione d'Impatto Ambientale la futura Stazione Foster ai macelli, l'intervento del sindaco in cui non si è dichiarato contrario, chiedendo un approfondimento tecnico, ha riaperto il dibattito" affermano Valdo Spini, capogruppo e Tommaso Grassi, consigliere comunale del gruppo Spini per Firenze. A questo punto il capogruppo Spini ha chiesto al capogruppo del Pd se condivideva quanto esposto dal sindaco.

Il capogruppo Bonifazi ha risposto positivamente e si sono quindi create le condizioni per un aggiornamento della mozione. "Ci auguriamo che alle parole del sindaco segua davvero quanto dichiarato. Il tema rimane attuale e riteniamo necessario che il Consiglio comunale se ne occupi, noi lo porremo di nuovo in votazione tra 15 giorni" aggiungono i due consiglieri d'opposizione.

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