Acqua, in arrivo 20 milioni che la renderanno più pulita

La Regione stanzia fondi per adeguare impianti di depurazione e rete fognaria. Bramerini: "E' un contributo importante per la salvaguardia dell'ambiente".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 maggio 2010 18:06
Acqua, in arrivo 20 milioni che la renderanno più pulita

Avremo presto un sistema di depurazione più efficiente che ci darà acque migliori. In attuazione di una legge speciale approvata dal Consiglio regionale nel marzo 2010, la giunta regionale, nella seduta di ieri, ha stanziato 7 milioni e 400mila euro che, accorpati ai 12 milioni e 500mila previsti da un obiettivo del Praa (Piano di azione ambientale), saranno destinati agli impianti di depurazione e alle reti di fognatura che servono sia cittadini sia comparti industriali. Contando sullo stanziamento complessivo di 19,9 milioni dunque, entro giugno gli Ato dovranno presentare i piani di intervento per adeguare e mettere a norma tutti quegli scarichi di acque reflue urbane provenienti da agglomerati maggiori o uguali a duemila abitanti equivalenti. "Lo stanziamento di risorse pubbliche velocizza e incentiva azioni già in atto – spiega l’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini – per le quali gli Ato sostengono un importo molto più elevato finanziato in gran parte dalle tariffe.

Ma con la delibera appena approvata – prosegue – la Regione da un lato riconosce la necessità di mettere a disposizione risorse pubbliche per contenere quanto più possibile gli aumenti tariffari, dall’altro intende ribadire il proprio ruolo nel controllo della regolazione del rapporto contrattuale tra parte pubblica, gli Ato, e quella privata, le società di gestione. In altre parole, vigilando sulla qualità dei corpi idrici, la Regione conferma il proprio compito di tutela della stessa risorsa idrica, uno tra i beni comuni più essenziali e in quanto tale da proteggere.

L’auspicio è che anche da parte del Governo ci sia una netta presa di coscienza in tal senso e quindi un cambiamento di rotta rispetto alle attuali posizioni schiacciate verso il rafforza mento del ruolo privato anziché quello pubblico". di Chiara Bini

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