Per Giurlani la banda larga in montagna aiuterà imprese, cittadini e scuole

Da Bruxelles parte il rilancio per banda larga. L’interesse della montagna toscana secondo Giurlani (Uncem).

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 maggio 2010 17:58
Per Giurlani la banda larga in montagna aiuterà imprese, cittadini e scuole

Il 12 maggio Bruxelles approverà un piano per rilanciare lo sviluppo della rete, sia nei contenuti che nelle infrastrutture. La Ue corre ai ripari dopo aver constatato che nella top ten delle aziende di maggior successo nel mondo digitale non ce n'è nemmeno una che rappresenti il vecchio continente. L'Unione arranca anche sulla penetrazione della fibra ottica: finora non è riuscita a garantire a tutti gli europei internet veloce nemmeno sfruttando le line xDSL già esistenti. Al momento è ultima tra i principali paesi del G20 con meno dell'1% di penetrazione della fibra ottica (in Usa è al 2%, in Giappone al 12% e in Corea al 14%). In realtà "diffusione capillare" e "banda larga" sono due finalità difficilmente perseguibili allo stesso tempo.

La prima prevede infatti l'utilizzo delle tecnologie mobili che aiutano sì a garantire la copertura nelle aree dove lo sviluppo delle infrastrutture è più difficile ma, al tempo stesso, limitano la banda ad un valore che non può competere con le linee cablate. La seconda, invece, costringe i governi ad ingenti investimenti che possono essere giustificati solo relativamente ad un'ampia copertura della popolazione. Nel frattempo la Commissione europea ha approvato il regime d'aiuto previsto nel "piano di sviluppo rurale regionale per la Banda larga".

Ne ha dato notizia il Ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali, che ha inoltre precisato che sarà valido fino al 31 dicembre 2015. Con esso, afferma il nuovo ministro per le Politiche agricole Giancarlo Galan, saranno sovvenzionabili 501 interventi per un totale di 154,52 milioni di euro stanziati, con l'obiettivo di "abbattere il divario digitale nelle aree più marginali del nostro Paese". Destinatari degli aiuti potranno essere 2.100 aree di comuni rurali in cui non vi sono servizi a banda larga o sono insufficienti. “Con questo provvedimento contribuiamo ad abbattere il divario digitale nelle aree più marginali del nostro Paese", ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Giancarlo Galan, commentando l'approvazione da parte della Commissione europea del regime d'aiuto 'Banda larga nelle aree rurali', notificato dal Mipaaf e valido fino al 31 dicembre 2015. “Internet è ormai diventato uno strumento indispensabile per lo sviluppo delle economie delle aree rurali, oltre che per la riduzione dell'isolamento fisico e geografico delle popolazioni residenti in queste zone – ha sottolineato il ministro - e, contribuendo al vero tessuto connettivo della modernità, facciamo in modo che l'Europa sia un po’ più unita”. Il progetto, ricorda il ministero, punta alla realizzazione di infrastrutture in fibra ottica nelle aree rurali più marginali del Paese, per garantire alla popolazione residente l'accesso a internet veloce, in quanto economicamente poco vantaggioso per gli operatori privati. Per la Toscana sono previsti 28 interventi per un importo di 7,21 milioni di euro. Soddisfazione è stata espressa da Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana (che rappresenta 160 comuni montani).

“La montagna toscana - dice Giurlani - avrà bisogno che la Regione porti avanti il programma già avviato dalla precedente giunta Martini arrivando il prima possibile al completamento degli interventi programmati oltre ad iniziare a pianificare come si affronterà in montagna la fase II ovvero quella relativa alla banda larga di secondo livello. Per questo però, serve l’impegno serio e determinato soprattutto del Governo affinché sostenga il percorso di infrastrutturazione anche attraverso le risorse specifiche che era stato annunciato sarebbero state messe in campo sia attraverso INFRATEL sia attraverso l’utilizzo dei fondi CIPE.

È questa la speranza per la montagna toscana che necessita della banda larga per avere sempre più servizi online, per una maggiore efficienza della Pubblica Amministrazione e risparmi complessivi per cittadini ed imprese in modo da evitare il più possibile inutili spostamenti soprattutto quando nei periodi invernali neve e ghiaccio condizionano la viabilità di queste zone”. Giurlani sostiene, ed a ragione, che la marginalità della montagna si combatte anche attraverso un uso appropriato ed ampio della banda larga.

“E’ il mezzo più concreto - conclude Giurlani - per aiutare imprese, cittadini, scuole”.

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