Notti da non perdere al Cocoà di Forte dei Marmi

Sabato prossimo, dalle 19 alle 22, opening cocktail con il celebre artigiano fiorentino Giuliano Mazzuoli.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 aprile 2010 20:11
Notti da non perdere al Cocoà di Forte dei Marmi

Appuntamento da non perdere sabato 10 aprile al Cocoà di Forte dei Marmi. Dalle 19 alle 22 opening cocktail con il celebre artigiano fiorentino Giuliano Mazzuoli. Spazio quindi ai manometri, ai contagiri da polso e soprattutto al grande design italiano. Gli ospiti avranno la possibilità di conoscerlo e di vedere esposti vari esemplari del famoso Manomentro, oltre ad alcuni prototipi del Contagiri. In esposizione di fronte al locale l’Alfa Romeo 8C competizione di Giuliano, l’auto che ha ispirato una delle versioni di Contagiri. Il Cocoà ha inaugurato la nuova stagione sabato scorso.

Il locale più glamour della Versilia, oltre alla ricercata proposta culinaria riesce sempre a coinvolgere il pubblico con musica e spettacolo. Nel weekend di Pasqua ha accolto numerosi ospiti e tra questi l'attore Lucio Caizzi, protagonista di varie fiction della Rai, ed il regista televisivo Riccardo Di Blasi, collaboratore di Renzo Arbore e tra gli autori di "Cuochi senza frontiere" - programma di Rete 4 condotto da Davide Mengacci. Dalla scorsa settimana regina delle notti del Cocoà è l’affascinante cantante e show-girl Ilaria Della Bidia, reduce dal meritato successo teatrale e radiofonico di “Ogni Maledetta Domenica” a fianco di Giorgio Panariello. Con l’apporto fondamentale della sua band, Ilaria è capace di toccare ogni corda del cuore, prendendovi per mano con la sua straordinaria e versatile voce, conducendovi in un viaggio musicale ricco di mete, atmosfere e di incredibili sorprese, fino al più totale coinvolgimento e divertimento! Non c’è dubbio, gli ingredienti ci sono tutti: il Cocoà è pronto a farvi vivere una stagione ancora più emozionante, nel segno dell’eccellenza.

La storia di Giuliano Mazzuoli inizia negli anni '70 quando subentra nella gestione dell'azienda fondata dal padre Angelo a Tavarnelle Val di Pesa (1953), in cui si producevano blocchi e rubriche per i pellettieri fiorentini. Mazzuoli modernizza la produzione applicando idee che lui stesso prende dagli oggetti di uso quotidiano. Sono idee con cui cattura l'immaginazione di chiunque, partendo da linee di prodotto e design comuni. A partire dal 1993 nascono così le agende speciali con la copertina rigida e flessibile e con grandi spazi per prendere appunti (le Stifflexible'), nonché i blocchi con le righe ondulate anziché diritte.

Il successo è tale che a Mazzuoli si rivolgono clienti prestigiosi. Tra questi c'è il Museum of Modern Art (MoMA) di New York. Poi nel 2000 Mazzuoli comincia a produrre penne per scrivere. Non penne comuni, ma ispirate agli utensili da bicicletta osservati da bambino nell'officina del nonno. Le penne sono quindi attrezzi meccanici che, però, scrivono. Un giorno, mentre parlava al telefono, Mazzuoli ebbe l'ispirazione per la linea di penne Moka. Nacquero allora le penne-caffettiera, molto simili al noto design di Alfonso Bialetti del 1930.

E infine nel 2004 la realizzazione più ambiziosa, quella relativa agli orologi che finisce per culminare nel manometro da polso, un oggetto con cassa in acciaio inossidabile contenente un movimento svizzero di alta precisione orologiaia. Mazzuoli l'ha fatto diventare uno status symbol con un marketing stringente affidato al passaparola tra i vip ed i clienti esclusivi. Oggi, con il nuovo progetto di contagiri da polso, la sfida dell'artigiano fiorentino va avanti insieme a quella più imponente: il sogno di creare un orologio interamente 'Made in Italy' strappando il primato svizzero.

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