Pasqua: abbacchio, agnellone o castrato?

Di fronte ad un cartello con la scritta "agnello" sarebbe utile chiedere se è abbacchio, agnellone o castrato. Informarsi è sempre utile, soprattutto per tutelare il proprio portafoglio e non farsi turlupinare.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 aprile 2010 15:00
Pasqua: abbacchio, agnellone o castrato?

E' tradizione: a Pasqua si mangia l'abbacchio. Attenzione, però, perché la scarsa conoscenza del "prodotto" può dar luogo a fregature. L'agnello ha diverse caratteristiche in relazione all'età. Ne riportiamo le tipologie:

  1. abbacchio o agnello leggero: ha un mese di vita ed è alimentato con latte materno. Ha valore nutritivo inferiore all'agnellone per il minor contenuto percentuale di proteine. Lo spezzato ha una percentuale di scarto del 60%, il coscio del 35%.

    Rappresenta il 70% delle carni ovine consumate;

  2. agnellone o agnello bianco o pesante: ha 3-4 mesi di vita. Meno costoso e più nutritivo dell'abbacchio. Lo spezzato ha una percentuale di scarto del 50%, il coscio del 30%;
  3. agnello adulto o castrato: ha più proteine e grassi dei due precedenti.
Considerato che il consumo dell'abbacchio aumenta nel periodo pasquale, i consumatori dovrebbero stare attenti a non pagare un agnellone per abbacchio: gli elenchi sopra riportati hanno in comune il nome agnello, che ha prezzi e gusti diversi in relazione all'età.

Di fronte ad un cartello con la scritta "agnello" sarebbe utile chiedere se è abbacchio, agnellone o castrato. Informarsi è sempre utile, soprattutto per tutelare il proprio portafoglio e non farsi turlupinare. Tra l'altro prezzi più bassi possono indicare una provenienza estera, per esempio Paesi dell'Est europeo, Nuova Zelanda e Australia. La foto è tratta dall'album di Grantuking su Flickr.

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