Pat Metheny al Saschall

Il musicista sarà accompagnato da un "Orchestrion" di 25 strumenti meccanici, un insieme di macchine e robot musicali, che dirigerà sul palco, in tempo reale, servendosi di un sistema moderno e di alta tecnologia. Il risultato? Tutto da ascoltare!

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 marzo 2010 15:00
Pat Metheny al Saschall

Pat Metheny, virtuoso indiscusso dello strumento, compositore dalle mille sfaccettature, produttore innovativo e pioniere della chitarra sintetizzatore, detiene una invidiabile posizione, principalmente dovuta ad un'insaziabile intelligenza musicale ed apparentemente ad un'energia senza fondo. Nato il 12 Agosto 1954 in un sobborgo rurale di Kansas City chiamato Lee's Summit, nel Missouri, Pat Metheny quando era ancora teenager all'Università di Miami ed alla Boston's Berklee College of Music, si è unito alla Gary Burton's band.

Durante il suo periodo di permanenza negli anni ’70, Metheny è apparso su tre album della ECM "Ring", "Dreams So Real", e "Passengers". Ha suonato ed inciso con diversi dei più innovativi musicisti delle ultime due decadi: Gary Burton, Paul Bley, Sonny Rollins, Steve Swallow, Dewey Redman, Paul Motian, Hubert Laws, Roy Haynes, Miroslav Vitous, Dave Liebman, Eberhard Weber, Julius Hemphill, Jack DeJohnette, Michael Brecker, Charlie Haden, Billy Higgins, Ornette Coleman, Milton Nascimento, Herbie Hancock, Steve Reich, Joshua Redman, Bruce Hornsby, John Scofield, Trilok Gurtu, Joni Mitchell.

E’ riuscito ad imporre la chitarra nel panorama musicale internazionale rivoluzionandone il ruolo e la poetica e creando allo stesso tempo uno stile contemporaneo, globale, aperto a 360 gradi ai generi e alle influenze musicali. Da sempre attento alle possibilità espressive date dalle nuove tecnologie, dopo una carriera costellata di successi e premiata con ben 17 Grammy Awards propone oggi il suo concerto “solo”, avvalendosi della sua ultima creazione, “Orchestrion”, un progetto futuristico in cui il chitarrista americano, oltre ai virtuosismi della chitarra acustica, sarà accompagnato da un “Orchestrion” di 25 strumenti meccanici, un insieme di macchine e robot musicali, che dirigerà sul palco, in tempo reale, servendosi di un sistema moderno e di alta tecnologia, dando vita così ad un ensemble musicale con un unico musicista sul palco.

“L’Orchestrion Project” spiega il musicista “è un vero salto verso nuovi territori. Questo progetto rappresenta una nuova direzione concettuale sviluppata da me che fonde un’idea della fine del diciannovesimo secolo con le tecnologie di oggi per creare una piattaforma illimitata per l’invenzione musicale e la performance”. Nel repertorio del concerto, brani noti e nuove composizioni. Difficile immaginare il risultato prima dell’esibizione. Sicuramente si tratta di una nuova sfida che il chitarrista lancia ai fans di tutto il mondo e a Firenze, dove ritorna dopo otto anni.

Biglietti posti numerati: 35, 30 e 25 euro. Martedì 16 marzo, ore 21:30, Teatro Saschall di Firenze
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