Anche a Firenze la petizione di Italia Viva perché Draghi resti

Mazzetti (FI): "Chi non ha a cuore l'Italia faccia una scelta chiara e ci lasci lavorare, come chiede il mondo reale"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 luglio 2022 17:54
Anche a Firenze la petizione di Italia Viva perché Draghi resti

La petizione online, organizzata da Italia viva, ha già avuto una grande risposta: in 24 ore ha raggiunto oltre 70.000 firmatari, ed ha uno scopo semplice: "Chiediamo a Mario Draghi di tornare a Palazzo Chigi con un programma chiaro su pochi punti da comunicare in Parlamento, senza ulteriori trattative con le forze politiche di maggioranza e con un Governo di persone di sua stretta fiducia. Per questo chiediamo a tutti i cittadini sconvolti dalla decisione dei Grillini di far dimettere Mario Draghi da Presidente del Consiglio di firmare la petizione! Ci sembra una scelta assurda e contro l’interesse degli italiani, specie in un momento così delicato a livello internazionale".

"Da settimane, nel momento più difficile sul fronte sanitario, economico e geopolitico, il Paese è fermo per i travagli del M5S. Il penultimatum di Conte ieri ha ricordato a tutti noi la grande confusione dei mesi duri del Covid, prima di Draghi. Del resto, non si può chiedere all'antipolitica di avere coerenza politica e responsabilità. Forza Italia è il partito che più di tutti ha lavorato, concretamente, per gli italiani, contribuendo alla soluzione di nodi spinosi come Superbonus, energia, lavoro, cuneo fiscale, sostegno a famiglie e imprenditori, mentre ha rilanciato la sua azione sul territorio.

Non temiamo mai il voto ma affossare questo governo significa lasciar precipitare l'Italia nel caos, con ripercussioni soprattutto sul ceto basso e medio. In queste ore, siamo sommersi di appelli di cittadini, imprese, amministratori per chiedere la prosecuzione di questa esperienza di governo. Chi non vuole più contribuire faccia una scelta chiara e lasci lavorare chi, come noi, ha a cuore il bene del Paese e ascolta il mondo reale". Lo dichiara in una nota Erica Mazzetti, Deputata FI.

“Siamo stupiti e molto preoccupati per gli sviluppi politici che hanno portato alla rottura della coalizione di maggioranza. L’emergenza del contesto internazionale, con la crisi innescata dal conflitto in Ucraina, che sta producendo importanti effetti negativi anche sulle nostre imprese, e gli impegni assunti dal Governo con il Paese richiedono il massimo senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche”. A dirlo è il presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi che si unisce alle preoccupazioni espresse dal sistema confindustriale italiano sull’attuale situazione politica nazionale.

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“Siamo in una fase critica con i rincari energetici e delle materie prime che stanno mettendo a dura prova la tenuta del sistema produttivo, l’inflazione che è tornata a correre erodendo il potere d’acquisto dei lavoratori e le tensioni sui mercati. Per questo auspichiamo che l’azione del Presidente Draghi prosegua per il bene del Paese, delle imprese e delle famiglie italiane. Abbiamo di fronte obiettivi troppo importanti, dall’implementazione del PNRR, alla legge di bilancio 2023, alle riforme strutturali e non possiamo permetterci alcuna battuta d’arresto”.

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