Agricoltura: misure eccezionali a sostegno di apicoltura e ortofrutta

Passa la legge illustrata da Gianni Anselmi (Pd). Gli interventi di Luciana Bartolini (LN), Irene Galletti (M5S), Tommaso Fattori (Si), assessore Marco Remaschi, dichiarazione voto Roberto Salvini (LN)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 luglio 2019 23:45
Agricoltura: misure eccezionali a sostegno di apicoltura e ortofrutta

Le imprese agricole colpite dalle recenti avversità atmosferiche, che producono pomodori e ciliegie, oppure allevano api, potranno contare su 4 milioni e 800 mila euro. E’ quanto stabilisce una legge approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. Ad illustrarla in aula il presidente della commissione Agricoltura,Gianni Anselmi (Pd), che ha ricordato come eventi atmosferici di varia natura (precipitazioni, forti venti, siccità, temperature inferiori alle medie stagionali) abbiano determinato un accorciamento del ciclo vegetativo nel pomodoro, un impatto negativo sulla qualità delle ciliege, soprattutto per le forti piogge, e nell’apicoltura si sono verificati numerosi episodi di mortalità.

“Per intervenire si utilizzano il microcredito, l’abbattimento dei costi delle commissioni di garanzia e contributi in conto interessi – ha sottolineato Anselmi -. Nel caso del pomodoro è interessata l’intera filiera, quindi anche le imprese di trasformazione”. Il presidente ha ricordato che il dibattito in commissione ha insistito molto sul carattere non episodico di questi eventi climatici, sollecitando interventi sulla formazione degli imprenditori agricoli.

“Il sostegno all’apicoltura è rilevante” ha affermato Luciana Bartolini (Lega), ricordando gli impegni presi anche dal governo a favore del settore. “Molte zone, come nel Casentino, hanno avuto danni rilevanti al grano e granoturco- ha affermato – Per questo ho presentato un emendamento per estendere gli interventi ad altri settori”.

“Sono interventi necessari, per i quali esprimiamo voto favorevole – ha dichiarato Irene Galletti (M5S) – Dobbiamo però pensare a qualcosa di strutturale e sistematico, specie intervenendo sulla prevenzione”.

Analoga la posizione di Tommaso Fattori (Si) “Dobbiamo riprogrammare le coltivazioni agricole calibrandole sui cambiamenti climatici - ha affermato – Non può essere il mercato da solo ad intervenire. C’è un ruolo importante della politica e del pubblico”.

“La Toscana ha il 25 per cento di territorio montano, il 67 per cento di territorio collinare e solo l’8 per cento pianeggiante – ha ricordato l’assessore Marco Remaschi – Abbiamo iniziato ad intervenire nel mese di dicembre con 2 milioni sul latte ovicaprino ed oggi continuiamo, con la disponibilità a spostare su altri settori le risorse che non dovessero essere utilizzate”. A suo parere occorre agire a livello nazionale per una risposta più ampia e complessiva.

“Non si può coltivare allo stesso modo del passato di fronte al clima che cambia. Può essere l’occasione per ripensare la nostra agricoltura” ha dichiarato Roberto Salvini (Lega) dichiarando il voto favorevole.

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