Agenzie di viaggio e tour operator: forte grido di allarme dalla Toscana

Il Coronavirus sta uccidendo il settore. "Contribuiamo a creare il 13% del Pil nazionale ma a noi purtroppo non basterà rialzare la serranda. Chiediamo azioni straordinarie, non vogliamo prestiti garantiti che ci affosserebbero ma l'istituzione di un fondo di emergenza a fondo perduto"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 aprile 2020 13:25
Agenzie di viaggio e tour operator: forte grido di allarme dalla Toscana

Un vero e proprio grido d'allarme. E' quello che lanciano in una nota l'Unione agenzie di viaggio, tour operator e aziende turistiche della Toscana.

Un grido di allarme corredato di alcune richieste precise, tra cui l’istituzione di un fondo di emergenza a fondo perduto, perché "i prestiti garantiti non ci servirebbero a nulla, se non ad affossare ulteriormente il settore".

Ecco la nota: "Siamo un gruppo di oltre 100 titolari di agenzie di viaggio, piccoli tour operator e, più in generale aziende del comparto turistico che, da sempre, dedicano tutte le proprie energie alla pubblicizzazione ed alla corretta fruizione dei servizi turistici nella Regione Toscana e che svolgono le proprie attività spesso totalmente trascurate dalle istituzioni. Contribuiamo a creare il 13% del Pil nazionale, e promuovendo il nostro bellissimo Paese aumentiamo i fatturati di compagnie aeree e navali, strutture ricettive e commerciali, aziende di autotrasporti, guide ed accompagnatori turistici ecc. Noi, non ci siamo mai fermati e ancora oggi ci stiamo adoperando per far rientrare i nostri clienti a casa da tutte le parti del mondo.

A noi purtroppo non basterà rialzare la serranda, a differenza delle altre tipologie di imprenditori, per riattivare la nostra attività; per questo, pur essendo consapevoli dello sforzo che lo Stato ha fatto e continuerà sicuramente a fare, chiediamo fortemente l’adozione di misure straordinarie a livello regionale, in grado di impedire il tracollo del nostro settore. L’emergenza Covid 19 è senza ombra di dubbio la più brutta situazione occorsa al nostro Paese fin dai tempi della guerra mondiale ed ha impattato gravemente sul nostro settore e nel peggiore dei modi perché, oltre allo stop totale imposto ragionevolmente da questioni di sicurezza nazionale, abbiamo visto andare in fumo anche il lavoro dei 6 mesi precedenti la dichiarazione dell’emergenza, costringendoci ad annullare ogni viaggio e/o prenotazione da febbraio in poi, azzerando completamente il fatturato dei mesi correnti e certamente anche quello del restante 2020, rendendo vana qualsiasi prospettiva di crescita e investimento per l’anno corrente. Saremo inevitabilmente il settore che ripartirà più tardi, quindi in sintesi, il danno maggiore, il danno più lungo, la considerazione minore.

E questo non è accettabile. Chiediamo soluzioni immediate alla regione Toscana, chiediamo di garantirci la liquidità tramite l’istituzione di un fondo di emergenza a fondo perduto senza costringerci a prestiti garantiti che non ci servirebbero a nulla, se non ad affossare ulteriormente il settore. Chiediamo un sostegno al nostro reddito mensile per poter proseguire le nostre attività, la cassa integrazione per i nostri dipendenti e l’esonero dei pagamenti di qualsiasi contributo e imposta che nessuna delle nostre aziende si può permettere con entrate azzerate.

Chiediamo degli incentivi per i nostri clienti, che siano detraibili dal reddito, vogliamo che tornino presto a viaggiare per buttarsi alle spalle questo tsunami che ci ha colpito senza che potessimo reagire". 

Firmato: Il gruppo agenzie di viaggio toscane

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