Cantieri a Firenze: scattano gli arresti

21 indagati, 17 denunciati, 6 agli arresti domiciliari, tra cui l'ex capogruppo del Pd al Comune. PdL di Palazzo Vecchio: "Firenze da oggi è in emergenza urbanistica". Cruccolini (Sinistra per Firenze): “Vicinanza a Formigli e Barbaro"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 ottobre 2009 22:54
Cantieri a Firenze: scattano gli arresti

Firenze- Terremoto a Firenze per un giro di presunti abusi edilizi e tangenti. Perquisizioni, ventuno indagati, 17 denunciati, 6 persone arrestate (ai domiciliari), tra cui l'ex capogruppo del Pd al consiglio comunale di Firenze, Alberto Formigli, e suoi soci nella societa' Quadra. La principale ipotesi di reato è di associazione a delinquere finalizzata ad abusi edilizi. I presunti abusi edilizi messi in atto dall'organizzazione sarebbero 21, in altrettante aree della citta'. Imprenditori e politici avrebbero 'favorito' alcune pratiche all'ufficio edilizia privata del Comune di Firenze. Questa mattina l’amministrazione comunale ha ricevuto informativa, ai sensi dell’articolo 129 delle “Norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale”, con la comunicazione dell’applicazione di misura cautelari nei confronti dei signori Giovani Benedetti e Alberto Vinattieri.

Conseguentemente l’amministrazione comunale ha disposto e provveduto alla sospensione dei due dipendenti. «La riorganizzazione dirigenziale, recentemente approvata, costituisce il simbolo più chiaro di questa volontà -comunica l’assessore comunale all’organizzazione Angelo Falchetti- Nel confermare il pieno rispetto del principio di innocenza sancito dalla carta costituzionale, l’amministrazione conferma e ribadisce la piena fiducia nell’operato della magistratura fiorentina e annuncia il proprio intendimento di costituirsi parte civile nell’eventuale processo, così come previsto nel piano di programma del sindaco Renzi, al punto 12». "Prendiamo atto purtroppo ancora una volta della superficialità del sindaco Renzi.

In un giorno pesante per la nostra amministrazione, il sindaco, pur in assenza di altri impegni istituzionali, ha disertato l'aula del Consiglio comunale preferendo una conferenza stampa – nella quale ha messo bandierine rosse, gialle e verdi sui cento punti del suo programma, per altro cadendo sovente in contraddizione con i suoi tecnici – al discorso che avrebbe dovuto fare, come da ordine del giorno, sul piano strutturale".E' il commento del gruppo del PdL di Palazzo Vecchio.

"Un'assenza gravissima, soprattuto alla luce del terremoto giudiziario abbatutosi nel cuore dell'amministrazione comunale. Un'inchiesta che investe proprio gli uffici dell'urbanistica dell'amministrazione passata, ma che può avere ricadute pesanti sul futuro di Firenze. Il sindaco avrebbe dovuto dare priorità assoluta alla comunicazione sul piano strutturale, spiegando esattamente lo scenario che si sta andando a prefigurare. A questo punto le strade che si aprono sono due: 1) L'attuale piano strutturale può essere rivisitato, ma col problema che si porta in dote anche decisioni prese da professionisti e tecnici oggi inquisiti.

2) La stesura di un nuovo piano strutturale per il quale, a termini di regolamento, occorrerebbero minimo tre anni. Una situazione raccapricciante che getta Firenze nell'emergenza urbanistica. La nostra città, infatti, rischia uno stallo pericolosissimo perchè entro il luglio 2010 il piano strutturale dovrà essere approvato per non entrare in salvaguardia. Siamo, dunque, davanti ad un bivio molto delicato: 1) Procedere con l'attuale progetto, non approvato dalla precedente amministrazione, e adesso pure inquinato da decisioni assunte da soggetti al momento inquisiti.

2) Redigere un nuovo piano strutturale per il quale, però, come da regolamento, occorrerebbero minimo 3 anni. Ecco perché, ribadiamo con forza che Firenze è alla vigilia di un'emergenza urbanistica. E per questo motivo, a tutela della legittimità istituzionale del Consiglio comunale e della credibilità delle sue decisioni, appare imprescindibile, come chiesto oggi in aula dal gruppo Pdl, l'istituzione immediata di una Commissione d'inchiesta che faccia definitiva chiarezza sulla vicenda e in tempi molto rapidi.

Il gesto odierno del sindaco è un atto di irresponsabilità del quale quanto prima Renzi dovrà dare conto di fronte al consiglio comunale e a tutta Firenze”. “C’è una ‘questione morale’ aperta anche a Firenze? Il Partito Democratico ha il dovere di chiarire subito la situazione, nel rispetto della coalizione di centrosinistra e soprattutto delle migliaia di cittadini che hanno partecipato alle primarie di ieri”. Questo il commento del deputato Fabio Evangelisti (IdV) alla notizia degli arresti di Firenze a seguito dell’indagine della Procura su una lunga serie di pratiche edilizie del Comune.

“E’ davvero un peccato che la bella pagina di democrazia, regalata all’Italia dal popolo del Pd, in Toscana sia stata sporcata dalla notizia dell’arresto dell’ex capogruppo del Partito Democratico al Comune di Firenze e da altri 20 indagati per abusi edilizi. Per sgombrare il campo da equivoci e strumentalizzazioni – ha continuato il deputato toscano di Italia dei Valori - occorre precisare che per tutti deve valere il principio di innocenza fino alla sentenza definitiva. Ma politicamente il problema rimane e nel congratularmi con Andrea Manciulli, eletto segretario regionale del Pd con un elevatissimo consenso, gli ricordo che serve fare della Toscana un modello di alternativa di governo al berlusconismo ed all’affarismo.

Un modello basato su trasparenza ed efficienza, che apra le porte al controllo della pubblica amministrazione da parte dei cittadini, sostenga il welfare, l’innovazione e la ricerca, da integrare con le politiche di sviluppo”. “La questione morale – ha detto Evangelisti - dovrà tornare ad essere il valore primo cui agganciare la costituenda ‘Coalizione di progresso’ auspicata da Bersani ed in Toscana l’intera piattaforma programmatica del centrosinistra dovrà basarsi su questo principio.

Al neo segretario Manciulli, a cui auguro buon lavoro, sottolineo che quest’argomento sarà il punto discriminante sulla partecipazione di Italia dei Valori alla coalizione di centrosinistra per le elezioni regionali in Toscana”. "Qualora fossero coinvolte nello scandalo urbanistico che sta investendo la nostra città cariche istituzionali presentate fino ad oggi come figlie del cambiamento e della discontinuità col passato, potremmo dire a gran voce che un certo modo di fare politica, proprio del vecchio centrosinistra, è assolutamente ancora vivo e vegeto nelle istituzioni della nostra città".

Lo afferma Francesco Torselli, consigliere comunale del PdL. "Per me - spiega il consigliere di centrodestra - un uomo è e resta innocente finché i fatti non dimostrino il contrario; certo è che se qualche 'faccia nuova' fosse coinvolta in uno scandalo come quello della Quadra, significherebbe che tra l'amministrazione Renzi e la vecchia classe dirigente di centrosinistra esisterebbe una palese continuità". "L'attuale amministrazione si è da sempre qualificata come elemento di rottura col vecchio clientelismo e con la vecchia politica dei favori - ha concluso Torselli - l'eventuale coinvolgimento di alcuni suoi esponenti in uno scandalo come quello della Quadra farebbe venire meno questo ragionamento".

“Per quanto riguarda l’intervento su presunte irregolarità nelle procedure di rilascio di concessioni edilizie, auspichiamo tempi brevi e confermiamo fiducia nell’operato della magistratura. Vogliamo ricordare che non sono state emesse condanne e quindi l’opportunità di inquadrare nella giusta dimensione i fatti di cui siamo a conoscenza oggi”. E’ quanto ha detto il capogruppo di Sinistra per Firenze Eros Cruccolini. “Personalmente mi sento di esprimere vicinanza ed un sentimento di affetto nei confronti di Alberto Formigli e di Anton Giulio Barbaro al di là della appartenenza politica.

E’ importante chiarire che questo episodio non c’entra niente con la discussione sul Piano Strutturale affrontata al termine del passato mandato amministrativo. A questo proposito faccio presente che il gruppo di cui facevo parte, con a capogruppo Luca Pettini, ha cercato positivamente di fare capire l’incongruenza dell’approvazione affrettata di un atto importante come il Piano Strutturale negli ultimi mesi del mandato, rinviando al nuovo Sindaco e al nuovo Consiglio Comunale la discussione e predisposizione del Piano e del suo strumento fondamentale di attuazione che è il regolamento urbanistico.

Alcuni gruppi di opposizione fanno grande confusione mischiando, magari strumentalmente un episodio con un atto politico come il Piano Strutturale. Mi sembra chiaro dai ripetuti interventi in Consiglio Comunale del Sindaco, con le scelte coraggiose su TAV e tramvia, che si qualificano come elementi di garanzia di un impegno per una discontinuità con il passato anche in tema di scelte urbanistiche, privilegiando una forte partecipazione e trasparenza nel percorso degli atti amministrativi e politici del nuovo Piano Strutturale”. “Occorre voltare pagina.

Il quadro che scaturisce dalle indagini della magistratura su quella che è stata la gestione dell’urbanistica a Firenze è allarmante. È necessario adesso dare un taglio netto col passato”. È quanto dichiara Mario Razzanelli, capogruppo di “Firenze c’è” in Consiglio Comunale. “Ricordiamo tutti molto bene – continua Razzanelli – cosa accadde l’anno scorso: il 27 novembre si dimette Biagi, il 1° dicembre salta l’approvazione del Piano Strutturale, il 6 dicembre il sindaco Domenici si incatena a Roma.

Oggi le indagini coinvolgono l’ex capogruppo PD Alberto Formigli e alcuni personaggi che hanno rivestito ruoli fondamentali negli ultimi 10 anni”. Secondo Razzanelli “questa giunta, dalle parole pronunciate dall’assessore Falchetti in Consiglio comunale, sembrerebbe intenzionata a segnare una discontinuità col passato. Dovrà, però, letteralmente azzerare il Piano Strutturale pensato dalla precedente amministrazione. Tutto questo – conclude Razzanelli –dovrà essere fatto con quella trasparenza che è mancata in passato.

Sarà compito della magistratura accertare e giudicare chi è responsabile o meno di quanto accaduto. Ma la responsabilità politica è sotto gli occhi di tutti : la credibilità delle istituzioni sta letteralmemte "crollando"". “Piena fiducia nella magistratura. Il PD vuole che sia accertata tutta la verità nella massima trasparenza possibile”. Sono le parole del capogruppo del Partito Democratico Francesco Bonifazi dopo aver appreso da fonti giornalistiche le vicende relative alle indagini che vedono al centro la società di progettazione edilizia Quadra.

“Ogni valutazione politica – ha aggiunto Bonifazi – verrà fatta a conclusione delle indagini e, nel caso vi fosse, dopo l’eventuale conclusione del processo”. Bonifazi ha poi voluto ricordare come “l’ex capogruppo Formigli si fosse dimesso dall’incarico dopo essere stato raggiunto dall’avviso di garanzia”. In questa lunga giornata aggiunge, infine, Bonifazi, è importante sottolineare “il grande risultato delle primarie di ieri: il Partito Democratico è forte, realizza una grande partecipazione di popolo.

Un partito che si basa prima di tutto su principi di legalità, di onestà morale ed intellettuale”. "Il capogruppo del PD, Bonifazi, riferendosi al proprio predecessore Formigli, ha dichiarato che questo aveva rinunciato al proprio incarico appena ricevuto l'avviso di garanzia. E' falso". E' quanto ha affermato il consigliere del PdL Giovanni Donzelli. "Dall'avviso di garanzia alla sostituzione di Formigli da capogruppo del PD - ha aggiunto Donzelli - passarono quasi 8 mesi.

Dal 22 aprile al 4 dicembre del 2008. Non capisco perchè il capogruppo del PD abbia detto una scorrettezza così macroscopica in consiglio comunale proprio durante il dibattito sull'inchiesta che riguarda gli esponenti del PD." “Ho fatto dell’onestà e della trasparenza la regola della mia vita e mi è difficile comprendere il motivo e la veridicità delle informazioni che mi vedrebbero coinvolto nell’indagine sull’urbanistica attualmente in corso”. E’ quanto ha fatto sapere il vice presidente del consiglio comunale del partito democratico Salvatore Scino che aggiunge: “vengo informato da alcuni giornalisti che il mio nome comparirebbe nell’ambito dell’indagine resa oggi nota dalla magistratura e mi è difficile comprendere la veridicità di questa informazione.

Preciso di non avere mai avuto rapporti con la società Quadra e di non essermi mai occupato di urbanistica. Sono completamente estraneo a questa vicenda.” “Facciamo parte di un partito garantista e quindi rispettiamo i tempi e le modalità delle indagini e non sentenziamo anzi tempo ma non possiamo nel momento in cui si sta per affrontare il piano strutturale che va a modificare la città per i prossimi venti anni, che non vi possono essere ombre sullo stesso”. Lo ha detto la vice capogruppo del PdL Bianca Maria Giocoli che chiede “l’azzeramento del piano strutturale".

"Il piano – ha aggiunto Giocoli – ha una tempistica tale che non può attendere esiti processuali. In ogni caso avremmo gradito una comunicazione del sindaco e non dell’assessore Falchetti. Se poi vi sono coinvolte cariche istituzionali nell’attuale consiglio chiediamo prima di tutto chiarezza e comunque le dimissioni dalle cariche in attesa di approfondimenti”. “Rincrescimento per il mancato svolgimento della relazione del sindaco sul piano strutturale, fatto che io ritengo urgente”.

E’ quanto ha detto il capogruppo Valdo Spini intervendo sulla questione Quadra. "Apprezzo - ha aggiunto Spini- l’intervento dell’assessore Falchetti in consiglio e concordo sul fatto che il Comune eventualmente potrà costituirsi parte civile”. Spini ha poi suggerito all’amministrazione comunale di “dotarsi di una commissione d’indagine interna sulla verifica delle procedure seguite e sull’adeguatezza delle strutture degli uffici”. "E’ necessario istituire una commissione d’indagine per accertare la regolarità e la correttezza di determinate attività amministrative comunali, così come previsto dal Regolamento del Comune di Firenze.

Oggi in Consiglio abbiamo presentato un odg che chiedeva l’istituzione di tale commissione al consiglio comunale". E' quanto ha detto il consigliere del PdL Marco Stella. "Il centro sinistra non ha voluto discutere di questo ordine del giorno, lo ritengo irresponsabile, fare trasparenza e chiarezza è una versa necessità. In seguito alle indagini della magistratura che coinvolgono dipendenti comunali e l’intero settore della politica urbanistica cittadina, riteniamo necessario approfondire le questioni urbanistiche.

Oggi più che mai le scelte urbanistiche fatte in passato non devono lasciare dubbi. Non c'e nessuna volontà di sostituirsi alla magistratura, che farà il proprio corso, da parte nostra c’è invece la volontà di coinvolgere tutto il consiglio per trasparenza" A questo proposito il consigliere Marco Stella ha voluto ringraziare il capogruppo Valdo Spini e la capogruppo Ornella De Zordo e Mario Razzanelli che hanno firmato l’ordine del giorno per discutere delle scelte urbanistiche, si sono opposti invece il PD, la lista Di Pietro, e sinistra per Firenze. "In questi anni sono intervenuto 110 volte tra interrogazioni, mozioni, interpellanze, comunicati stampa e interventi in aula per avvertire tutti della mancanza di trasparenza che avevo riscontrato su molti progetti presentati dalla Quadra S.r.l.

Il PD ha sempre difeso l'operato dei politici e dei dipendenti comunali coinvolti, accusato me di strumentalizzare e di portare avanti campagne faziose e denigratorie. Per 110 volte ho messo verità scomode sotto i loro occhi, ma hanno sempre fatto finta di non vedere. Ora che la verità sembra emergere nella ricostruzione della Procura, che ha avuto una prima conferma dal giudice per le indagini preliminari, la responsabilità politica se la deve prendere tutta la maggioranza". Lo ha detto il consigliere del PdL Giovanni Donzelli.

"La maggioranza di centrosinistra ha bocciato la mia richiesta di istituire una commissione di controllo, la proposta di costituirsi parte civile nell'eventuale processo, così come le mozioni che chiedevano trasparenza. Alle interrogazioni che ho presentato a volte ho ottenuto risposte evasive a volte addirittura risposte non corrispondenti al vero. Più volte sono state addirittura annunciate querele nei miei confronti da esponenti politici e da dirigenti dell'urbanistica. Matteo Renzi era ai vertici della Provincia, non su Marte.

Mentre avvenivano questi fatti era un esponente di primissimo piano dello stesso partito di Formigli e Barbaro. La provincia, che Renzi presiedeva, ha autorizzato in tempi molto veloci l'intervento per il centro di rottamazione al Ferrale, intervento progettato proprio dalla QUADRA e al centro delle segnalazioni dei cittadini che esprimevano molti dubbi sulla correttezza e sulla trasparenza. Da Sindaco poi non ha licenziato dipendenti del Comune che erano coinvolti in questa vicenda. L'assessore Mattei, legatissimo al Sindaco, in consiglio il 14 settembre, rispondendo ad un mio intervento su una società che vedeva Mattei nel CDA, dichiarava - Lei cerca sistematicamente, l'ha fatto anche con altri (con riferimento proprio alle mie battaglie sulla trasparenza nei confronti di Formigli), e ora lo fa con me, cercando di minare il rapporto di fiducia tra gli elettori, il consiglio, i propri cittadini e i rappresentanti politici, cerca di screditare l'avversario politico cercando di minare la fiducia tra elettore e il proprio amministratore.

Questo è gravissimo consigliere." "Credo che gravissimo sia stato, invece, in questi anni l'atteggiamento politico del PD che nonostante le mie 110 segnalazioni ha continuato a non affrontare seriamente il tema della trasparenza nell'urbanistica. Adesso credo che la commissione urbanistica debba riprendere in considerazione l'ipotesi di aprire una verifica su tutti gli interventi progettati da QUADRA, compresi quelli autorizzati da Renzi in qualità di presidente della Provincia. Più volte ho presentato dubbi e interrogazioni anche sulla correttezza della concessione gratuita per 20 anni delle Pavoniere alla UISP (società che vedeva tra i propri dirigenti provinciali proprio Formigli e Barbaro) in cambio di alcuni lavori di ristrutturazione progettati proprio dalla QUADRA e senza alcun bando pubblico.

Imbarazzante che il PD fiorentino abbia scelto di fare quest'anno la propria festa di partito proprio in quella struttura, a mio parere forzando anche la convenzione tra Comune e UISP. Il PD avrebbe dovuto ascoltare maggiormente, non solo l'opposizione ma anche i numerosi cittadini che chiedevano trasparenza. Ho timore che certi esponenti del PD fiorentino siano stati più interessati agli affari economici che ai cittadini. "

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