Fondiaria SAI: un piano multistrategico per il 2011

La compagnia a una svolta nel suo difficile rapporto con Firenze dalla fusione del 2003? Decisiva la sorte della Direzione generale di piazza della Libertà e dell'area immobiliare di Castello

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 ottobre 2009 20:00
Fondiaria SAI: un piano multistrategico per il 2011

Recupero del valore del titolo in borsa, ipotizzata riduzione dei costi per sinistri nel 2009, risultati finanziari soddisfacenti. Volge al bello l'annata di Fondiaria SAI dopo la stagione terribile dei crack 2008? Il Consiglio di Amministrazione di Fondiaria-SAI ha esaminato ed approvato giovedì il nuovo piano industriale 2009-2011 del Gruppo, oggetto della presentazione alla comunità finanziaria da parte dell’Amministratore Delegato, Fausto Marchionni. In un contesto di mercato difficile, il Gruppo Fondiaria SAI vuole continuare ad essere “l’assicuratore leader per la clientela retail in Italia ed il miglior partner di business per intermediari di successo, continuando nel contempo a rappresentare una solida opportunità di investimento”.

Le linee guida del Piano hanno l'obiettivo di rilanciare la redditività attraverso interventi che vanno ad interessare quattro aree. La prima area riguarda l’introduzione di una tariffa Auto completamente nuova, caratterizzata da una elevata segmentazione dei veicoli, correlata alle dinamiche di indennizzo diretto, e da una minor mutualità. La seconda area di intervento riguarda i sinistri per quale si ritiene, avendo la più grande rete sinistri del mercato, ci sia la possibilità di migliorare ulteriormente sul piano dei costi, riducendo gli esborsi in eccesso o fraudolenti.

Il set di iniziative su cui si sta lavorando vale oltre 85 milioni di € rispetto all’evoluzione inerziale. All'uopo è stata costituita una società, Auto Presto & Bene che si occupa di gestire la filiera delle riparazioni per tutti i sinistri con danni materiali dei clienti del Gruppo. Successivamente Sistemi Sanitari, società finora focalizzata sulla gestione delle malattie passerà gestire in maniera innovativa le lesioni fisiche. Il terzo bacino è quello legato alla riforma del portafoglio di polizze non redditizie, per le quali si procederà alla sostituzione dei vecchi contratti con prodotti nuovi, adeguati alle attuali condizioni di mercato, mentre per ciò che concerne il Vita si continuerà nella spinta commerciale sulle reti tradizionali. La quarta area d’intervento riguarderà la riduzione della base dei costi principalmente riconvertendo progressivamente le risorse verso attività date in passato ad outsourcer.

Non casuali le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali per la tenuta dei livelli occupazionali della sede di Firenze, ormai marginalizzata rispetto a quelle di Milano e di Torino, che vede occupati 400 dipendenti sui 570 presenti in Toscana. Da anni l'aspettativa è quella di tagliare i dipendenti con lo spostamento della direzione a Torino. A Firenze gran parte delle assunzioni risalgono al periodo precedente alla fusione, quando la compagnia fiorentina poteva ancora consentirsi il lusso di accogliere raccomandazioni per risorse non idonee a ricoprire gli incarichi professionali assegnati.

In piazza della Libertà i sindacati trepidano per la sorte dei garantiti a tempo indeterminato, mentre alcuni piani della Direzione sono zeppi di contrattisti a termine (interinali, ecc.) in funzioni strategiche d'impresa. Mantenere una struttura di capitale adeguata rafforzando la propria solidità patrimoniale per continuare a rappresentare un’opportunità d’investimento sicura, oltre che remunerativa, per i propri azionisti, rimane comunque l'opzione principale su cui il rodato management di Fondiaria SAI si cimenta con successo dal 2003.

Strategico il ribilanciamento dell’asset allocation del portafoglio investimenti, sia attraverso la riduzione della concentrazione nel comparto azionario entro il 2011, sia mediante la riduzione dell’esposizione nel settore immobiliare. E' di pochi giorni fa il conferimento di alcuni immobili di proprietà, prevalentemente fiorentini, ad un fondo immobiliare chiuso, di nuova costituzione e riservato ad investitori istituzionali, il “Fondo Rho”. Nelle prossime settimane, finalmente, giungerà l'annuncio che Firenze attende da mesi.

La cessione nell'area immobiliare di Castello degli ettari necessari alla Fiorentina per realizzare l'agognata Cittadella Viola. In attesa della conclusione della vicenda giudiziaria connessa all'area, il presidente onorario della compagnia, Salvatore Ligresti, ha avuto occasione di incontrare riservatamente i fratelli Della Valle per definire il risultato della partita immobiliare più seguita della città.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza