Il WWF ricorrerà al Consiglio di Stato

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana ha respinto i ricorsi del Wwf sul piano provinciale dei rifiuti e sull'impianto di Case Passerini. L'associazione, però, non si dà per venta e anticipa un ricorso al Consiglio di Stato.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 luglio 2009 15:25
Il WWF ricorrerà al Consiglio di Stato

"Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) della Toscana, con sentenza depositata in questi giorni, ha respinto i ricorsi presentati dal Wwf contro il piano provinciale dei rifiuti e, con esso, contro la costruzione dell'impianto di incenerimento dei rifiuti solidi urbani e speciali nella piana fiorentina (Case Passerini). Ad una prima lettura, la sentenza fornisce numerosi motivi per la sua impugnazione al Consiglio di Stato che l’associazione sta valutando". Così, attraverso un comunicato stampa il Wwf Toscana rende nota la decisione del Tar e anticipa le proprie mosse in merito al piano provinciale dei rifiuti.

"Per gli aspetti cruciali della vertenza sembra che non siano stati sufficientemente valutati e data adeguata considerazione a numerosi elementi e documenti forniti dal Wwf che avrebbero potuto portare ad una decisione diversa. Ciò vale in particolare per le emissioni dell'impianto di incenerimento con specifico riguardo alle diossine e al cadmio (cancerogeni certi) ove i ricorsi hanno messo in evidenza gravi elementi di contraddittorietà anche rispetto ai contenuti nella valutazione d'impatto sanitario (Vis) che ha confermato un forte aumento di tali sostanze nella piana per la preponderanza del contributo dato dall’impianto", si legge ancora nel comunicato. "Analogamente per quanto concerne la problematica delle polveri ultrafini per le quali è certa la pericolosità.

Un approccio precauzionale avrebbe giustificato ulteriori approfondimenti istruttori che la Provincia non ha ritenuto di effettuare e la cui assenza costituisce a nostro avviso uno degli elementi di più grave illegittimità dei provvedimenti provinciali. Inoltre la sentenza dal punto di vista del contesto territoriale della piana non sembra tenere in debito conto i dati sulle PM 10, oggetto ancora di ripetuti sforamenti, pure denunciati nel processo amministrativo per i gravi effetti sulla salute umana" spiega iul Wwf Toscana. "E’ infine rilevante osservare - conclude la nota - come non sia stata presa in adeguata considerazione la mancata istruttoria provinciale sulle alternative all’incenerimento anche per il trattamento del residuo finale; impegno peraltro richiesto dalle convenzioni internazionali per la lotta ad oltranza contro le diossine di cui gli inceneritori sono tra i principali produttori.

Il Wwf si sente fortemente responsabilizzato a proseguire l'azione a tutela dei cittadini della piana e per il perseguimento di politiche di gestione dei rifiuti rispettose degli obbiettivi di prevenzione e sostenibilità ambientale".

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