Turismo: in calo la Montagna Fiorentina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 giugno 2009 19:58
Turismo: in calo la Montagna Fiorentina

Stagione turistica negli agriturismo, una leggera flessione, dopo il boom degli anni passati. È questo il dato che emerge da una rapida indagine che la Comunità Montana della Montagna Fiorentina ha fatto interpellando gli agriturismo del territorio. Dall’indagine emerge che gli operatori turistici registrano in media un calo di presenze del 20%, il dato però non è particolarmente allarmante, ma fisiologico, considerata la forte crisi economica mondiale e, il fatto che, negli anni passati in questa zona, si era registrato un forte aumento delle presenze.

La situazione in Montagna Fiorentina, non è, dunque, grave come in altre zone della Toscana, e la diminuzione, probabilmente, è dovuta anche al fatto che sta cambiando la tipologia di turisti che si recano nella zona. Stanno, infatti, ancora diminuendo i turisti italiani e quelli provenienti da mercati tradizionali come Germania e Stati Uniti, mentre cominciano ad arrivare quelli polacchi, russi, francesi, belgi, olandesi e, addirittura, giapponesi. Chi decide di passare qualche giorno in Montagna Fiorentina lo fa per le eccellenze enogastronomiche del territorio tra le quali non si può dimenticare il vino e l’olio e gli altri prodotti tipici di grande qualità, ma anche per la natura spesso ancora incontaminata, non bisogna infatti dimenticare la presenza del parco nazionale delle “Foreste Casentinesi” (nell'immagine d'archivio).

Parlando di turismo è anche interessante sapere i dati numerici relativi agli agriturismo presenti nel territorio della Montagna Fiorentina. La strutture ricettive del territorio sono in tutto 73 con un totale di 955 posti letto. Il comune con il maggior numero di agriturismo e di posti letto è Pontassieve con 25 strutture e 345 posti letto, questo numero è legato alla vicinanza con Firenze, che fa sì che molti turisti scelgano questo comune per pernottare per poi andare a visitare le bellezze della città, sfruttando, magari, il treno come mezzo di trasporto.

Reggello conquista la seconda posizione nel territorio della Comunità Montana con 24 agriturismo e 324 posti letto, non bisogna dimenticare che in questo comune c’è Vallombrosa una delle località montane e turistiche più conosciute della provincia di Firenze. Dopo Pontassieve e Reggello terzo comune più ricettivo della Montagna Fiorentina è Pelago con 9 agriturismo e 130 posti letto, anche qui a pesare è la presenza di un'altra stazione climatica molto conosciuta quella del passo della “Consuma”, Rufina ha invece 94 posti letto nei 7 agriturismo presenti nel suo territorio.

A San Godenzo invece sono presenti 5 agriturismo per corrispondenti 24 posti letto, meno strutture, 3, ha invece Londa, ma con più posti letto totali 38. Oltre ai dati assoluti è interessante anche segnalare quelli relativi che dicono che il rapporto tra posti letto in agriturismo ed abitanti vede primeggiare i comuni di Londa con un posto letto ogni 48 abitanti e Reggello con un rapporto 1 a 47, la media della zona è di 1 a 56. “Naturalmente sono preoccupato per questo calo di presenza in agriturismo nel nostro territorio – afferma Tiziano Lanzini, Presidente della Comunità Montana Montagna Fiorentina - che è frutto della crisi economica in atto.

D’altra parte è anche impensabile che ogni anno nel nostro territorio si possa verificare un incremento di presenze turistiche com’era accaduto negli ultimi 5 anni. Va anche detto - prosegue Lanzini - che la situazione non è generalizzata ci sono strutture che hanno registrato incremento di presenze, in particolare quelle che offrono servizi aggiuntivi di qualità, questo deve far riflettere le istituzioni e gli operatori su che tipo di offerta dare ai potenziali clienti . Tornando alla flessione – prosegue il Presidente - questa potrebbe anche essere imputabile al cambio di tipologia dei turisti che stanno arrivando nel nostro territorio, si stanno infatti aprendo nuovi mercati in particolare quello dell’est europeo, dell’ Europa occidentale e dell’oriente.

Per il futuro continueremo a puntare sulle nostre eccellenze: il territorio, la natura, la presenza di un parco nazionale e i nostri prodotti enogastronomici: il vino, le nostre etichette sono sempre nei primi posti delle classifiche mondiali, l’olio e tutte le altre produzioni tipiche – conclude Lanzini - inferiori solo per quantità e non certo per qualità”.

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