Diario elettorale: per la De Zordo le candidature devono essere ''partecipate e trasparenti''
Spini rilancia l'idea di ''Firenze giardino della cultura e della ricerca''

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 maggio 2009 11:56
Diario elettorale: per la De Zordo le candidature devono essere ''partecipate e trasparenti''<BR>Spini rilancia l'idea di ''Firenze giardino della cultura e della ricerca''

“Per una buona gestione della cosa pubblica occorrono candidature basate su percorsi di partecipazione attiva e trasparenza”. Lo ha detto Ornella De Zordo, intervenendo ieri al dibattito fra i candidati a Sindaco di Firenze.
“E' questa – ha aggiunto la candidata a Palazzo Vecchio – una delle peculiarità più grandi che ci contraddistingue rispetto a tutti gli altri candidati a Sindaco di Firenze. Le persone che si candidano devono essere l’espressione di esperienze di attivismo politico radicato sul territorio.

Occorre gente a stretto contatto con i problemi di ogni giorno e non politici di professione che vivono nei salotti della politica”.
Referendum
“Pensiamo a referendum decisionali anziché consultivi. Quelli consultivi che sono stati indetti fino ad ora, nonostante spese enormi per le casse comunali, non hanno consentivo ai cittadini nessuna decisione reale: al referendum sulle linee 2 e 3 hanno vinto i ‘no’, eppure l’amministrazione Pd non le ha bloccate. La stessa cosa è successa a Campi, dove i cittadini hanno respinto l’inceneritore, nonostante una forte campagna di Matteo Renzi, che come Presidente della Provincia ha speso molte risorse per un’apposita campagna di comunicazione”.
Abusivismo
“Non possiamo pensare di risolvere il problema dell’abusivismo facendo finta che alle spalle delle persone che vendono merce contraffatta non ci sia nessuno.

Occorre colpire il fenomeno all’origine, evitando di andare a colpire l’ultimo anello della catena”.

“Noi abbiamo un’idea di città: è quella di giardino della cultura e della ricerca”. Lo ha affermato Valdo Spini, candidato sindaco di Firenze intervenendo ieri al confronto con i candidati, organizzato dall’Associazione Ande (Associazione nazionale elettrici) all’Auditorium dell’Ente Cassa di Risparmio.
“Intendo per cultura lo stimolo a tutto quel sistema che va dal turismo, all’artigianato artistico, a tutto quanto è collegato all’attrazione artistica di Firenze - ha proseguito Spini -.

Intendendo per ricerca, la proiezione nella contemporaneità, in particolare la ricerca scientifica, volano indispensabile per mantenere a Firenze e alla sua area metropolitana le sue imprese manifatturiere. (Firenze è una città industriale anche se non ne è consapevole)”.
“Da questa vocazione di Firenze discendono le conseguenze operative nella battaglia contro il degrado, alla solidarietà da assicurare, alla legalità da garantire fino alle sue caratteristiche estetiche e via via fino al decoro delle sue strade.

Ma occorre avere chiaro in che quadro vogliamo inserirle. Questa vocazione di Firenze va riconosciuta dal governo: abbiamo visto l’altro giorno la concessione dei poteri della regione alla città di Roma in quanto capitale. C’è una legge speciale per Venezia. Abbiamo bisogno di un provvedimento legislativo - ha concluso Spini - che attribuisca a Firenze lo statuto di città d’arte, con i relativi aspetti giuridici, nonché i fondi e gli strumenti necessari per esercitare queste funzioni”.

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