Scuola: stamane cedimento del controsoffitto alla primaria G. Marconi di Firenze

Redazione Nove da Firenze
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01 dicembre 2008 22:55
Scuola: stamane cedimento del controsoffitto alla primaria G. Marconi di Firenze

Firenze 1 dicembre 2008 - Stamane il cedimento di un contro-soffitto della Scuola primaria "Guglielmo Marconi" in via Enrico Mayer a Firenze a soli quattro anni dalla sua riedificazione. Una parte dei pannelli del soffitto antecedente alla palestra della struttura è crollato a causa dell'umidità.
«Questo fatto -dichiarano il consigliere comunale Jacopo Bianchi ed il presidente del "Comitato per la Vivibilità di Firenze" Guido Castelnuovo Tedesco- che costituisce l'ennesimo episodio nella realtà fiorentina, dimostra quanto la situazione sia insicura e fragile, e di quanto poco venga monitorata la sicurezza negli edifici scolastici».

Bianchi e Castelnuovo Tedesco hanno sottolineato come sia «sgomentevole il fatto che la stessa "Marconi" sia stata riedificata pochi anni fa e che rappresenti, dunque, uno degli edifici scolastici più giovani nel territorio comunale. Si consideri inoltre che la struttura scolastica in questione, oltre alle normali lezioni quotidiane, ospita un congruo numero di corsi relativi ad attività extrascolastiche, che si svolgono dunque nell'arco di tutta la giornata». «È inaccettabile - hanno commentato - che i nostri studenti siano sottoposti a rischi esponenziali indicibili di rilievo così importante.

È necessario che la magistratura individui quanto prima i responsabili di queste tragiche noncuranze, affinché episodi del genere vengano per lo meno prevenuti fin da subito. È evidente che nei soggetti preposti all'effettuazione dei lavori di edilizia, nonché di verifica della sicurezza degli edifici, non vi è una adeguata attenzione rispetto alla sicurezza dei nostri ragazzi». «Vogliano l'assessore comunale Daniela Lastri e l'assessore provinciale Stefano Giorgetti - concludono Bianchi e Castelnuovo Tedesco - convocare al più presto gli stati generali dell'edilizia scolastica fiorentina, di concerto con l'Ufficio Scolastico provinciale e le parti sociali, per stabilire ed accertare che le nostre scuole siano realmente a norma e che non costituiscano un pericolo per la popolazione scolastica».

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