Elezioni comunali: Valdo Spini risponde all'appello

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 novembre 2008 15:40
Elezioni comunali: Valdo Spini risponde all'appello

FIRENZE, 12 NOVEMBRE 2008- Valdo Spini risponde all'appello rivoltogli da un consistente gruppo di autorevoli fiorentini accettando l'impegno a candidarsi nella prossima elezione del sindaco, nell'ottica di attuare una reale discontinuità con l'amministrazione precedente e di innovare sia la qualità dei rapporti tra amministratori e cittadini, sia i contenuti delle scelte da fare per la città e le stesse modalità di scelta, che dovranno essere basate sulla condivisione e nascere da un comune impegno nel perseguire il rilancio di Firenze.
di Valdo Spini
"Lavorare insieme" e' possibile

E' indispensabile un impegno corale, basato su un ristabilito rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, per riscoprire l' orgoglio di appartenere ad una delle città più belle del mondo e da qui trovare lo slancio per restituire a Firenze il ruolo di primo piano che ad essa spetta, a livello nazionale e internazionale, nel panorama economico, sociale e culturale.

So che e' possibile e sono sicuro che lo voglia la maggioranza dei fiorentini. Se non ne fossi convinto non avrei deciso di prendere in considerazione l' appello che molti cittadini mi hanno rivolto, decidendo infine di dar loro la disponibilita' a candidarmi. Insieme a loro ed a tanti altri che intendono restituire a Firenze cio' che ad essa e' dovuto, intendo costruire, nel periodo che ci separa dalla presentazione ufficiale delle candidature e delle liste, un programma di rilancio nell' interesse della citta' e dei suoi abitanti.

Il nostro sara' un work in progress aperto al contributo di tutti, uscendo dagli apparati di partito e dalle strette di una inefficace, e spesso paralizzante, contrapposizione tra centro destra e centrosinistra, nel segno di una riconciliazione operativa per il bene della citta'. Lo stesso meccanismo delle primarie di partito, cosi' come si sta concretamente svolgendo, sta mostrando evidenti limiti, essendo i cittadini chiamati a scegliere il candidato a sindaco del Pd tra una pluralita' di nomi, tutti certamente autorevoli, ma tutti all' interno di una stessa scelta programmatica.

Se si fosse invece preferita la strada delle primarie di coalizione anche un confronto sui programmi sarebbe stato possibile ed i cittadini avrebbero avuto un motivo in piu' per scegliere con consapevolezza. Nei partiti tradizionali, dove fino a notte fonda si discuteva nelle sezioni e nei circoli ed a tutti era garantito il diritto di parola, il confronto era ancora possibile. La loro fine impone oggi un rapporto piu' diretto tra istituzioni e cittadini, impone di lavorare insieme, evitando le scorciatoie delle scelte dall' alto spesso sganciate o scarsamente consapevoli dei reali problemi con i quali i cittadini si devono confrontare nel loro quotidiano.

La mia collocazione ideale e valoriale e' ben nota. Sono un socialista che si e' formato nella tradizione del liberal-socialismo dei Fratelli Rosselli, una tradizione che tanto ha dato alla politica ed alla conduzione di questa citta'. La mia lunga esperienza politica mi ha offerto la possibilita' ed il privilegio di entrare in contatto ed allacciare rapporti con una vasta platea di personalita' e istituzioni nazionali e internazionali: un patrimonio di esperienza e di conoscenze che intendo mettere a disposizione di Firenze e del sua rilancio.

Un' alternativa in 7 punti:
Sono sette i punti che meglio esprimono la crisi che la citta' sta vivendo, dai quali partire per l' elaborazione di un programma alternativo per la rinascita di Firenze.
1) - Il declino del ruolo e del peso del città sul piano nazionale, e non solo. Ne e' espressione la continua perdita di centri direzionali d' imprese, banche e servizi e le sempre più ristrette opportunità di lavoro qualificato per i giovani.
2) - Firenze sempre più emarginata dalle grandi infrastrutture: dieci coppie di Eurostar Roma-Milano non fermeranno più a Firenze, mentre si pensa all' area dell' aeroporto di Peretola più con intenti di assedio edilizio che di riorganizzazione e sviluppo dello scalo nel rispetto dei livelli di compatibilità ambientale.
3) - Traffico insostenibile e inquinamento a causa di una mancata pianificazione della mobilità interna, del pendolarismo e dei flussi turistici.
4) - Necessità di una incisiva verifica dei tracciati della tramvia e del sottoattraversamento della linea ferroviaria ad alta velocità.

La tramvia raso Duomo e davanti a Palazzo Medici-Riccardi modifica l' immagine dei monumenti più belli della città ed il costosissimo sottoattraversamento con relativa nuova stazione sottoporrebbe Firenze ad un decennio di disagi e di ridotta disponibilità di treni.
5) - Rendere la citta' piu' sicura attraverso la programmazione dei servizi e non solo attraverso i divieti.
Promuovere la sicurezza nell'ordine pubblico e la sicurezza sociale verso i deboli e gli ultimi.
6) - Modificare il rapporto cittadini-istituzioni.

Oggi consiglio comunale e assessori sono praticamente chiamati a ratificare decisioni prese al di fuori della stessa Istituzione comunale. La voce dei cittadini appare sempre più debole, mentre potrebbero essere individuati strumenti di consultazione diretta (es.referendum preventivi ) su scelte di particolare importanza.
7) - Firenze deve diventare "Giardino della cultura italiana". Tutelare l' immenso patrimonio storico-artistico-culturale, la sua fruizione e valorizzazione, ma anche puntare sulla innovazione nell' arte come nella ricerca scientifica, pubblica e privata, fiorente nell' area metropolitana come volano di sviluppo economico e culturale della città del futuro.

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