Filiera corta nel settore della ristorazione: bando del Parco dell’Appennino Tosco Emiliano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 settembre 2008 14:17
Filiera corta nel settore della ristorazione: bando del Parco dell’Appennino Tosco Emiliano

Un premio ai menu a km zero più rappresentativi del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. E’ l’originale concorso promosso dall’Ente Parco Nazione in collaborazione con Coldiretti Massa Carrara (e le federazioni di Lucca, Reggio Emilia e Parma) per incentivare il settore della ristorazione ad includere, tra i classici menu tipici, primaverili, invernali, il “famoso” menu a km zero. Un menu a “filiera corta” che, dall’antipasto fino al dessert, valorizza la gastronomia locale con le sue ricette, le sue tipicità, il suo territorio e la storia con un occhio di riguardo al rispetto dell’ambiente.

La caratteristica principale di questo speciale menu nato da un’idea di Coldiretti e promosso per la prima volta in Toscana dalla Coldiretti Apuana nel marzo del 2007 è infatti, il “taglio” netto alle emissioni di anidride carbonica attraverso l’utilizzo di prodotti e alimenti acquistati direttamente dal ristoratore dalle imprese agricole limitrofe o comunque molto vicine dal luogo di consumo e non più in Cile o in Argentina. L’ambiente si può salvaguardare e preservare anche seduti comodamente al ristorante scegliendo di mangiare ciò che non inquina.
Il concorso, aperto ai ristoratori con sede nei comuni del Parco e dei Comuni di Bagnone e Monchio delle Corti che entreranno a fare parte del Parco, punta a “tagliare” i chilometri che molto spesso allontanano il territorio di consumo dai suoi prodotti tipici e dalle sue eccellenze enogastronomiche.
Il bando premierà i migliori "menu a chilometri zero", le cui specialità locali e di stagione provengono dalle campagne vicine e basati su produzioni agroalimentari provenienti dal territorio del Parco.

Gli esercenti sceglieranno di mettere nei piatti vino, burro, salumi, formaggi, frutta, verdura, liquori e conserve acquistati sul posto che, oltre a garantire qualità e freschezza nel rispetto dell'ambiente, riducono l'inquinamento causato dai trasporti.
Una giuria specializzata premierà i tre menu che meglio degli altri avranno saputo utilizzare i prodotti locali coinvolgendo i clienti nell'approfondire il legame con il territorio che tali alimenti possono vantare assieme all'alta qualità e alla provenienza assicurata.

I menu saranno disponibili tutti i sabato sera e le domeniche a pranzo del mese di ottobre. I partecipanti alla selezione dovranno proporre ricette tradizionali, riscoprire ricette non più conosciute o presentare utilizzi originali di prodotti tipici dell'area di residenza. Saranno valutati positivamente i candidati che sapranno comunicare ai clienti il valore dell'iniziativa, illustrando le caratteristiche e la provenienza dei prodotti. La giuria effettuerà sopralluoghi a campione durante i fine settimana di ottobre, per valutare la coerenza tra la candidatura e la sua reale messa in atto.

Il Parco provvederà a pubblicizzare le strutture che aderiranno all'iniziativa.

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