XX San Gimignano Musica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 agosto 2008 21:30
XX San Gimignano Musica

L’Accademia dei Leggieri di San Gimignano presenta la sua tradizionale rassegna concertistica di settembre-ottobre, che va sotto il nome di “San Gimignano Musica” ed è arrivata quest’anno alla ventesima edizione. Dal 6 settembre al 5 ottobre il Teatro dei Leggieri sarà aperto ogni fine settimana per otto concerti, tutti in orario tardo-pomeridiano, con tante novità in vista per il pubblico. Gran parte dei concerti è incentrata sul periodo barocco, con alcune primizie di sicuro interesse.

Oltre alla ventesima edizione del “San Gimignano Musica”, infatti, ciò rappresenta una succosa anteprima del Primo Festival Barocco di San Gimignano e della Valdelsa che vedrà la luce dal prossimo anno, dando una svolta all’attività dell’Accademia e fornendole una precisa identità nel panorama culturale italiano.
Fra gli eventi degni di nota va ricordato il concerto di apertura, dove l’ensemble “Trictilla” eseguirà per la prima volta le musiche del fondo manoscritti musicali della Biblioteca di San Gimignano, fondo del quale molti addirittura ignoravano l’esistenza.

Si tratta di una raccolta di manoscritti destinati presumibilmente ad uso privato risalenti ad un periodo a cavallo fra la fine del XVII secolo e l’inizio del XVIII. Tutti i particolari saranno resi noti sulla conferenza che precederà il concerto e che avrà come tema “Il Barocco in Toscana e nel senese”, a cura del musicologo Cesare Mancini.
Anche la clavicembalista Rossella Giannetti presenterà un manoscritto anonimo di suite di danze per cembalo, rinvenuto presso la biblioteca del conservatorio di Firenze.

Da sottolineare la presenza di Modo Antiquo, uno dei più affermati gruppi di musica antica nel panorama mondiale, e dell’ensemble “Nova Academia” con un programma dedicato ai compositori barocchi a Venezia.
Non potevamo non dimenticare le celebrazioni per i 150 anni della nascita di Giacomo Puccini, ed infatti gli ultimi due concerti saranno due recite di estratti da “La Bohème”, con quattro cantanti e pianoforte, l’opera forse più nota e amata del Maestro lucchese.

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