Come cambia l’atto del fotografare nell’era del digitale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 maggio 2008 23:09
Come cambia l’atto del fotografare nell’era del digitale

Il 23 maggio si terrà un convegno nella prestigiosa sede del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (ore 15.30), dal titolo “Come cambia l’atto del fotografare nell’era del digitale” dove alcuni esperti si confronteranno su un tema interessante e in rapidissima evoluzione. Chiunque si sia avvicinato alla fotografia prima degli anni Novanta ha potuto “toccare” il cambiamento passando da una macchina fotografica tradizionale a una digitale. Il modo di “mirare”, la gestualità.

Come archiviamo le nostre foto, perché le condividiamo? È un dato di fatto che le due “anime” della fotografia stiano convivendo e lo faranno per molti anni ancora. Esiste dunque un terreno franco comune a entrambe?
A queste e altre domande cercheranno di rispondere: il giornalista Pierpaolo Ghisetti che introdurrà il passaggio tecnologico dall'analogico al digitale e getterà i semi per il confronto, il fotoreporter di guerra e docente Michele Pero che racconterà la sua esperienza di fotografo fondamentalmente in pellicola, facendo riferimento alle sue esperienze professionali, il fotografo che si è affermato in abito artistico Arash Radpour che descriverà come progetta ed esegue un set fotografico, con immagini e filmati di un suo backstage, parlerà della sua esperienza come fotografo in digitale, lo storico dell’arte Pietro Gaglianò che chiuderà con un quadro relativamente alla fotografia nell'ambito dell'arte contemporanea dalla pellicola al digitale, con una parentesi sulla scena fiorentina/toscana, moderatore del dibattito sarà Lorenzo Guasti il direttore di Digiarte, photoblogger di lunga data, docente di fotografia digitale presso la scuola Lorenzo De Medici.

Al termine del convegno sarà organizzata una cena presso il ristorante del Museo a cui parteciperanno i relatori e gli artisti di questa edizione e i Ciboideale realizzeranno una performance dal titolo ‘ICEBERG’.

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