Istituto d’Arte: stamani presidio dei cittadini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2008 14:38
Istituto d’Arte: stamani presidio dei cittadini

Da ieri (5 febbario) la Soprintendenza ha sbarrato, senza preavviso, l'accesso da Piazza Porta Romana a tutti i veicoli (camion, auto e motorini) dirottando tutto il traffico sul Viale Machiavelli e Via del Bobolino fino all'ingresso al parcheggio da Via Madonna della Pace. Si sono così riversati, sulle strutture viarie del Bobolino, 300 motorini degli studenti, altrettante auto e tutti i mezzi pesanti di servizio al Giardino di Boboli e all'Istituto d'Arte, congestionando tutto il traffico dal Viale Machiavelli fino a Piazza di Porta Romana.
Stamani nella piazzetta di Via Madonna della Pace i residenti protestavano per l’apertura del parcheggio legato all’Istituto d’Arte ed alla Soprintendenza.

Al presidio era presente il portavoce dei verdi toscani, Mauro Romanelli. “Siamo ovviamente favorevoli al parco ed alla pedonalizzazione nella zona di Porta Romana, ma si deve studiare con i cittadini una soluzione alternativa per l’acceso al parcheggio. Altrimenti, si possono studiare altre soluzioni come linee di autobus dedicate: dopotutto, esistono tante scuole che non hanno parcheggi” dichiara Mauro Romanelli.
Già nel 2000 i tecnici della mobilità del Comune di Firenze avevano ritenuto irrealizzabile il progetto dell'apertura del passo carrabile a causa di un incrocio su Viale Machiavelli giudicato troppo pericoloso.

Trattasi infatti di un incrocio su un'arteria a grande scorrimento il cui passaggio comporta l'attraversamento di una corsia dietro una curva che non permette di verificare se qualcuno, oltretutto in discesa, percorre il viale nel senso opposto. Inoltre, le piccole stradine del Bobolino, ripide e in parte senza marciapiede, sono state realizzate negli anni 30 su falde acquifere utilizzando terreno da riporto e sono quindi inadatte ad una simile mole di traffico, come risulta dalla perizia consegnata da un perito del Comitato all'Ufficio mobilità.

E anche le case, costruite da cooperative di ex combattenti, sono state realizzate utilizzando materiali poveri e con fondamenta inadatte a sostenere un simile passaggio di mezzi. Il Comitato ha chiesto numerose volte di avere una partecipazione attiva alle decisioni riguardanti la zona ma, a tutt'oggi, nonostante le promesse, nessuno ci ha risposto e così, viene a legittimarsi, con il silenzio del Comune, un atteggiamento arrogante e sprezzante da parte della Soprintendenza verso le richieste dei cittadini.
I Verdi depositeranno oggi una interrogazione in Provincia di Firenze a firma del consigliere Luca Ragazzo, mentre in Comune di Firenze anche il capogruppo verde, Gianni Varrasi annuncia che si attiverà in materia.

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