Tramvia: nelle zone dei cantieri auto in sosta permanente davanti ai cassonetti.
I Verdi di Firenze chiedono un progetto migliore

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 dicembre 2007 14:44
Tramvia: nelle zone dei cantieri auto in sosta permanente davanti ai cassonetti.<BR>I Verdi di Firenze chiedono un progetto migliore

Firenze, 13 dicembre 2007- Quadrifoglio ha avviato il 3 dicembre u.s. la sperimentazione della raccolta notturna dei rifiuti solidi urbani nelle aree interessate dai cantieri delle linee 2 e 3 della tramvia. Questo permette ai camion aziendali di non intralciare il traffico in orario diurno in carreggiate ristrette e con transito di veicoli sempre denso. Il servizio interessa 128 cassonetti per rifiuti indifferenziati che sono vuotati 6 giorni su 7 con il nuovo orario d’intervento dalle ore 20.00 alle ore 02.00.

Purtroppo in questi primi 10 giorni di servizio si è verificata spesso l’impossibilità di vuotare i contenitori a causa della sosta selvaggia davanti agli stessi, soprattutto in alcune zone dove è più massiccia la presenza di locali notturni.
I Verdi di Firenze presentano alcuni miglioramenti al progetto tramvia, volti a mitigare l’impatto, salvaguardare le alberature esistenti, potenziare le piste ciclabili e migliorare la qualità urbana. “Oltre a tentare di risparmiare una trentina di lecci in Viale Morgagni - sintetizzano Duccio Braccaloni, Portavoce Comunale dei Verdi di Firenze; Gianni Varrasi, Capogruppo dei Verdi in Consiglio Comunale, Mauro Romanelli, Portavoce dei Verdi della Toscana; Luca Ragazzo, Capogruppo dei Verdi in Consiglio Provinciale; Tommaso Grassi, Capogruppo dei Verdi al Quartiere 5 di Firenze - abbiamo elaborato alternative progettuali in grado di risparmiare tutte le attuali alberature di Via dello Statuto e di Viale Giannotti”.

“Vogliamo anche ricordare – proseguono i cinque esponenti del Sole che ride – che è grazie alle revisioni al progetto iniziale del 2003, da parte del nostro Assessore Del Lungo, se sono previsti 8 km di piste ciclabili e più di 1000 nuovi alberi poiché nel primo progetto entrambe le cose non esistevano”. “I Verdi di Firenze, con queste proposte, forniscono il loro contributo per realizzare al meglio un’opera, i cui lavori sono già iniziati”. “Non ci appassiona infatti un referendum a cantieri già aperti: è poco serio e ha tanto il sapore di presa di giro per i cittadini, ai quali viene dato il messaggio che il loro voto non conterà niente.

La consultazione doveva tenersi tre o quattro anni fa, all’indomani della presentazione del progetto, ma evidentemente Razzanelli ha preferito presentare ora il quesito, anche se rischia di essere inutile, per strumentalizzarlo in vista delle elezioni Comunali del 2009”. “Certamente è prevalente nel nostro gruppo dirigente l’orientamento a votare no – concludono Braccaloni, Varrasi, Romanelli, Ragazzo, Grassi – ma ci riserviamo di riflettere ancora, e di ascoltare i nostri iscritti e simpatizzanti con lo strumento delle primarie programmatiche.

E comunque ci interessa contribuire a migliorare il progetto, più che schierarci su un SI o un NO da tifosi, tutto politico”.
“Il Comune di Firenze ha fatto lievitare il costo della tramvia del 20% e questi saranno recuperati come maggiori tributi imposti ai fiorentini nei prossimi anni. Ciò che è ancora più grave è l’ammissione che non si risolverà per niente il problema del traffico privato infatti solo il 16% sarà assorbito dal treno metropolitano che invece occuperà il 60% della sede stradale.

E’ un fallimento se si spende 200 milioni di euro, si paralizza la città per 10 anni, si produrranno ingorghi interminabili ed inquinamento altissimo per ben il 16% del traffico urbano.”. Così Guglielmo Picchi, deputato di Forza Italia e presidente dell’Associazione SaveFlorence, commenta i numeri snocciolati dal vicesindaco Matulli sul treno metropolitano di Firenze e le considerazioni trionfalistiche sui costi e l’assorbimento di traffico privato. “Chi ha fatto grandi infrastrutture sa bene che uno studio dei flussi è fondamentale per l’individuazione dei tracciati ottimali e dei mezzi di trasporto ad essi compatibili, è evidente che Matulli non ha mai fatto grandi opere perché questi flussi non sono mai studiati e una percentuale di assorbimento privato pari al 16% dimostra che le soluzioni adottate sono mediocri se non addirittura fallimentari.

Infatti i buoni progetti arrivano al 40% ed oltre. La tramvia oltre che costosa è stata quindi realizzata senza seguire criteri internazionali ma solo con logiche politiche del tutto avulse dalla necessità dei cittadini”.

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