Tramvia: allontanati anche stasera alcuni cittadini dall'aula del consiglio comunale di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 dicembre 2007 18:44
Tramvia: allontanati anche stasera alcuni cittadini dall'aula del consiglio comunale di Firenze

La necessità dei consiglieri socialisti di ricollocarsi a tutto tondo a favore della tramvia, platealmente contraddetta dall'intervento dell'onorevole Spini poche sere fa, scatena il pubblico durante l'odierna seduta consiliare sulla tramvia, seduta che si era svolta fino ad allora in modo equilibrato. Cruccolini ha deciso allora l’allontanamento dei cittadini dall’aula del consiglio Comunale di Firenze da parte dei vigili urbani.
“E’ vero i lavori si devono svolgere ordinatamente -commenta Guglielmo Picchi di Forza Italia- ma l’amministrazione comunale non ha mai voluto incontrare i cittadini per discutere di tramvia al punto di esasperarli e indurlu a questi comportamenti.

Forse gli unici che non dovrebbero stare in aula dovrebbero essere proprio Matulli e Domenici che portano avanti il progetto scellerato della tramvia. Speriamo però che siano i cittadini a mandarli fuori dall’aula con le prossime elezioni amministrative”.
«Siamo molto soddisfatti che il consiglio comunale abbia finalmente parlato su un tema come quello della tramvia riuscendo anche a farlo in clima per larga parte della seduta sereno e pacato; guastato soltanto da pochi, anzi pochissimi, protestatari».

E' quanto ha dichiarato il capogruppo del Partito Democratico Alberto Formigli dopo la comunicazione del vicesindaco Giuseppe Matulli sugli sviluppi del progetto delle linee 2 e 3 della tramvia. «I pochi rappresentanti dei comitati contro la tramvia - ha aggiunto Formigli - hanno partecipato compostamente alla seduta e hanno consentito il corretto svolgersi della stessa e solo due o tre tra di loro hanno interrotto più volte i lavori fino alla decisione del presidente di allontanarli dall'aula.

L'esposizione di Matulli ha chiarito alcuni aspetti peculiari dei nuovi progetti in base anche alle sollecitazioni emerse dal lavoro del consiglio comunale e in particolare dal tavolo dell'Unione su questo tema. In questo senso il documento approvato dal consiglio e proposto dai partiti dell'Unione rappresenta un altro passo in avanti perché nell'aggiornamento del progetto delle linee due e tre si possano trovare le migliori soluzioni per avere un sistema tramviario efficiente, rapido e possa impattare il meno possibile sia in fase di cantierizzazione che in fase di esercizio».

«Quanto approvato oggi - hanno proseguito Formigli e il consigliere del Partito Democratico Michele Morrocchi - prevede infatti che debba essere completata l'intera rete tramviaria composta dalle tre linee senza alcuna moratoria o blocco dei lavori, e che l'opera debba accompagnarsi con un processo di riqualificazione urbana e della mobilità e della sosta intorno alla rete tramviaria". «Il dibattito di oggi - ha rilevato Morrocchi - ci fa ben sperare che la campagna referendaria potrà far ben capire ai cittadini il valore della scelta tramviaria e far prevalere il NO contro coloro i quali utilizzano un referendum inutile e costoso solo per bloccare lo sviluppo della città.

Il successo di pubblico del modello di tram in piazza Repubblica infatti dimostra che il tram non sarà affatto un mostro, ma un mezzo pulito, silenzioso e moderno».
«E' sempre grave che i cittadini siano allontanati da una seduta consiliare -intervengono i consiglieri del gruppo di Rifondazione comunista- ancora di più quando questo avviene come conseguenza ancorché involontaria, dell'intervento di un consigliere che deve politicamente riaffermare la propria collocazione. Grave perché i cittadini diventano inconsapevoli strumenti di operazioni politiche.

Stare al merito delle cose, con coerenza, è l'unico modo per avere un rapporto corretto con la città. Questo stesso principio deve caratterizzare il prossimo referendum, strumento parziale ma ormai ineludibile: un referendum sulla tramvia e la riorganizzazione della città sul trasporto pubblico locale e non sul sindaco e la giunta».

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