Alberi di viale Morgagni: la Procura interviene sul Parco della Rimembranza

Redazione Nove da Firenze
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21 ottobre 2007 21:02
Alberi di viale Morgagni: la Procura interviene sul Parco della Rimembranza

Piangono i tanti fiorentini che per giorni e giorni hanno combattuto per evitare l'abbattimento dei 127 alberi di viale Morgagni. Oggi si apprende che la Procura della Repubblica ha aperto un procedimento per accertare eventuali responsabilità da parte di chi aveva il dovere di sospendere la prosecuzione del taglio degli alberi, in quanto lesivo di un bene culturale (ai sensi dell’art.28 D.Lgs. 42 del 2004), anche sulla base della documentazione fatta pervenire l’8 ottobre alla Soprintendente Grifoni dai comitati.
Il Comune ha i suoi limiti e sulle proteste per la tramvia soffia la destra.

"Secondo me era sufficiente a ordinare quantomeno la sospensione del taglio degli alberi in viale Morgagni -spiega il capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli- in attesa di accertare la veridicità della documentazione stessa. Dal carteggio risulta chiaramente che il Parco della Rimembranza di viale Morgagni rientrava tra quelli inaugurati da Sua Eccellenza l’onorevole Lupi fino al 15 ottobre 1923 (allegato 2). Il libro riporta un estratto della Nazione della sera di Firenze del 27 febbraio 1923, in cui si racconta la visita del principe Umberto ai Parchi fiorentini della Rimembranza.

Testualmente, si legge: Qui è presente una folla enorme a malapena trattenuta dai carabinieri. Intorno agli Alberi sacri, fanno guardia d’onore numerosi combattenti e una fitta schiera di fanciulli, appartenenti alle Scuole elementari… All’arrivo delle automobili la musica locale intona la Marcia Reale. Il momento è commovente, nella folla passa un fremito… La visita ai Viali della Rimembranza prosegue e così la cerimonia si rinnova in via Inghirami, sul Piazzale del Ponte Rosso, nel Viale Morgagni a Rifredi e alle Rampe del Romito.

Queste ultime località sono particolarmente affollate, e il Principe è accolto ovunque con le più entusiastiche dimostrazioni d’affetto e di simpatia. Il comportamento della Soprintendente è stato superficiale – dice Razzanelli -. Non ho ancora ricevuto risposta alla mia lettera. Provvederò a rimettere alla Procura la lettera scritta in data 8 ottobre a Paola Grifoni perché possa provvedere a ogni più opportuna valutazione dei fatti".

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