Viale Morgagni: nessun incontro con i tecnici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 ottobre 2007 19:19
Viale Morgagni: nessun incontro con i tecnici

Firenze, 18 Ottobre 2007- La capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini ha scritto una lettera ad Antonio Laganà, l'uomo che dall'alba di venerdì scorso vive su un albero di viale Morgagni per evitarne l'abbattimento previsto dal progetto per la realizzazione della tramvia. Lo invita a desistere dalla sua forma di lotta, poiché "ogni blocco dei lavori produrrebbe l'effetto di rendere irrealizzabile la costruzione dell'intera tramvia, come alcuni desiderano, evitando così che la sua battaglia possa essere utilizzata a questo scopo".
Intanto oggi si è registrato il fallimento dell’audizione della VI commissione del consiglio comunale, in programma nel pomeriggio in Palazzo Vecchio.

Le associazioni Linea 3 e Piazza della Vittoria non hanno partecipato per protestare contro le dichiarazioni del Sindaco, del Vicesindaco e le prese di posizione di alcuni esponenti di maggioranza del Consiglio Comunale. Ma a sorpresa non c'erano nemmeno i tecnici del Comune che avrebbero dovuto informare sullo stato del cantiere.
"Abbiamo preso parte alla riunione della sesta commissione mobilità - dichiara il presidente del Comitato cittadino de LaportAccanto, Antonio Lenoci - ma ci aspettavamo di parlare con i tecnici e di visionare il progetto definitivo relativo all'argomento in oggetto, abbiamo invece assistito a due brevi relazioni dell'Assessore Del Lungo e del Vice Sindaco Matulli, scappati subito dopo i loro interventi e pertanto sottrattisi al confronto diretto con i cittadini, confronto che sarebbe stato necessario, almeno nel caso dell'Assessore Matulli per discutere della sospensione del taglio degli alberi in attesa di un concreto tavolo tecnico di informazione.

L'Assessore Del Lungo nella sua presentazione dei lavori - continua Lenoci - stava omettendo la notizia che più ci premeva di conoscere ovvero il numero esatto degli abbattimenti e dei reimpianti previsti non in aree urbane qualsiasi ma esattamente lungo il viale Morgagni, ebbene incalzato da diversi cittadini ha dichiarato che "vi saranno 96 reimpianti a fronte di 191 abbattimenti" una frase che ha fatto scaldare non poco gli animi dei presenti. Si prefigura dunque una grave diminuzione di verde - prosegue il portavoce del comitato cittadino - nel viale interessato dai cantieri ed inoltre, sempre oggi, abbiamo appreso come le alberature scelte dal sondaggio promosso dal Comune siano poi quelle, guarda caso, che richiederanno maggiori tempi per il loro ripristino in loco; infatti mentre altre tipologie sarebbero state spiantabili in periodi qualsiasi o in primavera, per l'essenza scelta, il tiglio, albero a foglia larga, sarà necessario attendere il prossimo inverno.

Ci domandiamo - conclude Lenoci - se queste notizie fossero a conoscenza di coloro, pochi per la verità, che hanno partecipato al sondaggio telematico, o sia da leggere come l'ennesima beffa unita al probabile danno"
«La richiesta da me presentata in data 12 ottobre per chiedere in Commissione Trasporti l'audizione dei tecnici e la verifica del progetto esecutivo di viale Morgagni non ha portato alla presenza degli stessi durante l'odierna riunione -spiega Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo- perchè non c'era nessuno dei tecnici richiesti.

Un'altra occasione mancata per i cittadini, che si erano preparati a porre domande specifiche e a visionare lo stralcio del progetto esecutivo. Malgrado questo, una cosa emerge con sempre maggiore chiarezza: d allo stralcio del progetto esecutivo della tramvia di viale Morgagni si evincono i motivi che stanno alla base del contestato taglio dei 127 alberi. Il primo motivo è che ad opera completata il viale dovrà contenere non solo la tramvia e la corsia riservata alle ambulanze, ma anche due corsie destinate al traffico privato.

Evidente che le attuali alberature sono troppo grandi per consentire tutto ciò. Ma il traffico privato nella zona non potrebbe e dovrebbe trovare altre soluzioni di viabilità? tanto più che la tramvia ha senso se sostuisce il traffico privato e non se vi si aggiunge. L'altro motivo riguarda la facilitazione che il taglio degli alberi comporta al movimento dei macchinari per i cantieri stessi. Ma vediamo che in molte città europee, in cui si sta costruendo la tramvia, ogni sforzo viene fatto per salvare il patrimonio arboreo esistente.

Sembra che a Firenze manchi la consapevolezza del valore di alberature decennali e si pensi che si possano sostituire con alberi più giovani che non potranno espandersi perchè privi di spazio vitale. Queste due cause non sono scelte obbligate ma decisioni del'Amministrazione e possono quindi essere riviste. I cittadini lo stanno domandando da tempo. Prima che si continui la cantierizzazione attraverso l'uso della forza pubblica, chiediamo una verifica trasparente del progetto esecutivo e del definitivo revisionato e la possibilità che questi vengano modificati».


L'informazione sui progetti della tramvia da parte del Comune è l'argomento di una interpellanza urgente presentata dalla capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo Ornella De Zordo. La capogruppo ha preso spunto dall'atto dirigenziale del Comune che prevede la realizzazione di «una serie di mini trasmissioni televisive sui progetti e sui lavori della tramvia, 10 episodi con una durata di 12/15 minuti ciascuno, da trasmettere nel corso dei lavori con frequenza quindicinale e con replica settimanale sulle emittenti locali, per una spesa totale di euro 50.400,00» Ornella De Zordo vuole sapere «in che modo e con quali risorse finanziarie intende realizzare la campagna di informazione e di comunicazione sui progetti delle tramvie, "strada per strada", nei confronti dei cittadini, così come indicato dal Consiglio Comunale con l'ordine del giorno dell'8 ottobre scorso, visto che si sono stanziati oltre 50 mila euro per promuovere la tramvia con una specie di "serial televisivo" di 10 episodi, da trasmettere nel corso dei lavori sulle emittenti locali».


«Le richieste dei cittadini sono e restano quelle di non abbattere gli alberi e non solo nel viale Morgagni. Condivido la richiesta dei cittadini – continua Bianchi - di individuare soluzioni alternative che consentano il mantenimento di tutti gli alberi sui percorsi del sistema tranviario ma con l’assenza dei tecnici non può esserci dialogo. Come al solito, malgrado sia stata apprezzata la presenza del vicesindaco Matulli il dialogo non esiste; ci si trova ad affrontare scelte politiche senza l’intenzione della Giunta Domenici di calarsi sugli aspetti tecnici.

Di fatto il progetto esecutivo rimane ancora ignoto. Le uniche cose che sono state distribuite provengono da un collage di fogli formato A4 predisposto dal presidente della commissione Malavolti. Vergognoso l’atteggiamento arrogante della presidente del quartiere 5 Collesei che se ne è andata via, forse aveva da fare altro? Intanto Antonio Laganà rimane sull’albero e continua a chiedere di essere ascoltato dal sindaco Leonardo Domenici »
«Alcuni cittadini - sottolineano Bianchi e l'onorevole Guglielmo Picchi - denunciano che i cantieri per la maggior parte sono accessibili a chiunque, che mancano i cartelli di data ed inizio dei lavori, e che gli operai che lavorano senza seguire le più elementari norme di protezione, peraltro accanto a pericolose attrezzature.

Qualche giorno fa c'era addirittura un bambino all'interno del cantiere della linea 1, nel viale Talenti». «Ci domandiamo - hanno aggiunto Bianchi e Picchi - quali accertamenti sono stati e effettuati per verificare il pieno rispetto delle prescrizioni contenute nel piano di sicurezza e quali sono i dati emersi».

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza