Firenze è la città italiana in cui si paga di più il biglietto dell’autobus

Redazione Nove da Firenze
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27 agosto 2007 19:22
Firenze è la città italiana in cui si paga di più il biglietto dell’autobus

Firenze 27 agosto 2007- Nella classifica stilata dal quotidiano economico Sole 24 Ore sui trasporti pubblici in Italia, Firenze appare in testa alle altre città italiane, con il costo orario maggiore.
Secondo Maria Cristina Giglioli, Assessore provinciale con delega ai Trasporti e Mobilità: "Al di là di ogni polemica che come amministrazione pubblica vogliamo scrupolosamente evitare – afferma l’Assessore ai trasporti – mi sembra di potere affermare con tranquillità che, anche alla luce di questa recente indagine, la linea di rigore voluta in materia di Tpl dalla Provincia di Firenze sia del tutto giustificata e condivisibile dagli utenti e dai cittadini”.
"La manovra tariffaria voluta da Ataf lo scorso anno, e autorizzata dalla Provincia di Firenze, è tesa ad incentivare i cittadini ad usare il mezzo pubblico premiando gli utenti fedeli.

Per questo motivo il biglietto unico costa 1,20 euro, ed è valido 70 minuti, mentre gli abbonamenti prevedono varie forme di agevolazione -ribatte in un comunicato l'Azienda Trasporti Area Fiorentina- Esiste inoltre una Carta Agile da 10 biglietti che costa 10 euro (1 euro quindi a biglietto). Inoltre tra le novità in vigore da settembre dell’anno scorso c’è un abbonamento annuale chiamato Junior, per i giovani sotto i 15 anni, che costa 150 euro (12,5 euro al mese). E un abbonamento annuale per le categorie economiche svantaggiate, certificate Isee secondo i parametri Inps, che costa 100 euro (8,3 euro al mese).

I nuovi tipi di abbonamento hanno già riscontrato un notevole successo: 5.184 è il totale che viene fuori dalla somma dell’annuale Isee più l’abbonamento per gli studenti under 15. A questi due va aggiunto, per il computo totale, anche l’annuale normale (310 euro, 25,83 al mese) che non è stato toccato dalla manovra e non era praticamente mai stato usufruito dagli utenti". “Segno che il processo di fidelizzazione voluto dall’azienda sta dando i suoi frutti – commenta la presidente di Ataf Maria Capezzuoli -.

Senza dimenticare che le categorie certificate Isee, economicamente svantaggiate, hanno una tariffa molto scontata, a loro dedicata, grazie alla quale siamo ad oggi a quota 1.800 abbonati circa”.

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