Essere madri a Firenze: mostra di foto e un libro su storie di donne immigrate

Redazione Nove da Firenze
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05 gennaio 2007 22:38
Essere madri a Firenze: mostra di foto e un libro su storie di donne immigrate

“Natività. Essere madri a Firenze”, è il titolo di una mostra suggestiva e originale che si terrà dall’ 8 al 16 gennaio nella Galleria Via Larga che ha sede a Firenze, in via Cavour 7/r. La cerimonia di inaugurazione, prevista per lunedì 8 gennaio, alle ore 18.00, avverrà alla presenza del Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi. La mostra racconta i volti e le storie di donne immigrate, di varie nazionalità, donne con i loro figli, donne con storie intense e di grande coraggio.

Vengono a Firenze in cerca di lavoro, di cura per i figli spesso malati, per un futuro migliore. Ma essere madri straniere a Firenze non è facile: affitti esosi per abitazioni fatiscenti, lavori saltuari e mal pagati, la difficoltà della lingua e della burocrazia.
“La Provincia di Firenze – spiega il Presidente Matteo Renzi – ha voluto dare il proprio patrocinio a questa iniziativa perché rientra nella nostra linea di continua attenzione ai più deboli: in questo caso le madri e i figli stranieri”.


“Natività. Essere madri a Firenze” è una esposizione di alcuni ritratti fotografici di donne immigrate, realizzati dal fotografo fiorentino Massimo Sestini. Le foto sono accompagnate da interviste curate dalla giornalista Maria Zipoli, presidente dell’associazione “Fate”.
Oltre alla mostra verrà stampato una piccola pubblicazione con le foto, le storie e alcune testimonianze. Tra le altre quelle del ministro Rosy Bindi, del Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi, di don Alessandro Santoro, Enzo Mazzi, padre Vinicio Albanesi e dell’on.

Mercedes Frida.
“La mostra e il libro - conclude il Presidente della Provincia di Firenze - sono anche l’espressione di un impegno quotidiano dell’Associazione ‘Fate’. Proprio dalla collaborazione tra le istituzioni e il mondo del volontariato, il territorio fiorentino trova stimoli continui per la riscoperta di valori importanti come quello della solidarietà nei confronti delle madri straniere e dei loro figli”.

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