Sport e tossicodipendenze: don Stinghi da Nencini

Redazione Nove da Firenze
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23 novembre 2006 00:06
Sport e tossicodipendenze: don Stinghi da Nencini

Il presidente del Consiglio ha incontrato il sacerdote che guida il Ceis (Centro Solidarietà Firenze), attivo nella prevenzione della tossicodipendenza tra i giovani che fanno sport.
Un progetto di prevenzione per la tossicodipendenza nel mondo giovanile, e in particolare nei circuiti delle società sportive. E' quanto hanno discusso il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, e don Giacomo Stinghi, che dirige il Centro Solidarietà Firenze (Ceis), attivo da 25 anni nell'assistenza di ragazzi tossicodipendenti.

Nell'incontro, ieri in Palazzo Panciatichi, don Stinghi ha illustrato l'attività del Ceis, che da dodici anni porta avanti un progetto - "Crescere in squadra" - per la prevenzione delle tossicodipendenze rivolto ai giovani in età scolare concentrato in particolare nel mondo delle società calcistiche (con il coinvolgimento di Asl, allenatori, istituti scolastici e genitori).
Il lavoro portato avanti dal Ceis ha evidenziato che l'attività sportiva è l'ultimo dei legami che i giovani tossicodipendenti mantengono, quando già l'uso di sostanze stupefacenti li ha indotti a recidere i rapporti familiari, scolastici e affettivi.

Su questa base, l'incontro di ieri tra Nencini e don Stinghi, per estendere l'attività di prevenzione anche all'ambito delle società sportive non solo calcistiche.

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