Tramvia: secondo un sondaggio dell’Istituto Freni il 78% è d’accordo con chi protesta contro la tramvia in piazza Duomo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2006 19:52
Tramvia: secondo un sondaggio dell’Istituto Freni il 78% è d’accordo con chi protesta contro la tramvia in piazza Duomo

Firenze, 10 Novembre 2006- Quasi 4 su 5, tra i residenti e i commercianti del centro, pensano che le loro condizioni di vita si siano deteriorate negli ultimi anni. Il 47% è convinto che la situazione non potrà che peggiorare. Più della metà degli abitanti delle zone intorno alla stazione centrale, al mercato di San Lorenzo, a piazza della Repubblica e a piazza Santa Croce reputano inadeguata la presenza delle forze dell’ordine. E il 78% ritiene completamente giustificata la protesta dei residenti di vari quartieri cittadini contro il degrado.

Per quanto riguarda invece il futuro passaggio della tramvia nel centro storico, oltre la metà degli intervistati hanno detto di non saperne niente. Dopodiché, solo 3 su 4 si sono espressi contro il tracciato Cerretani-Duomo-Cavour. Se per il 39% i soldi per la tramvia non sono spesi bene, il 12% ritiene che questo mezzo di trasporto aggraverà i problemi di traffico, mentre il 34% pensa che non li risolverà per niente. E il 52% sarebbe favorevole ad una sospensione dei lavori per rivedere il progetto.
Sono alcuni dei dati più eclatanti che emergono dal sondaggio ‘I lavori della tramvia e il decoro del centro storico di Firenze’, commissionato dal capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli all’Istituto ‘Freni’.
Il sondaggio è stato presentato stamani in Palazzo Vecchio alla presenza di Mario Razzanelli, Vincenzo Freni, il consigliere provinciale Udc Federico Tondi, i consiglieri di quartiere Udc Massimo Rinaldi, Benedetto Di Sepio e Alessandro Del Taglia e, per Forza Italia, i consiglieri di quartiere Enrico Fantini e Carla Cavaciocchi.



Ma vediamo nel dettaglio i risultati del sondaggio
Quasi l’80% di chi abita in centro ha visto molto peggiorare le proprie condizioni di vita. Un sentimento che è particolarmente accentuato tra i commercianti e gli artigiani, che si dichiarano insoddisfatti per oltre il 90%. Mentre la percezione di degrado della qualità della vita tra i residenti nel centro storico di Firenze in ogni zona supera il 50%, si evidenzia una particolare intensità del fenomeno nell’area del mercato centrale (più di 2 residenti su 3).

Relativamente meno deteriorata, negli ultimi 3 anni, risulta invece la situazione nelle zone di Borgo Pinti, via Pietrapiana e Borgo la Croce. Sono in particolare gli operatori commerciali quelli che percepiscono in modo esasperato l’abbassamento della qualità della vita nel centro. Dietro di loro, troviamo i professionisti, coloro che non lavorano e i dipendenti.
Nella percezione del degrado gioca un ruolo di primo piano la lettura di un quotidiano rispetto ad un altro. Scopriamo così che i lettori de La Nazione (85%) e del Giornale (oltre il 90%) sono più convinti del peggioramento della qualità di vita nel centro storico, rispetto a quelli de La Repubblica (il 70%) e Il Firenze (oltre l’80%).


Solo il 4% ritiene poi ingiustificate le numerose proteste messe ultimamente in piedi dai cittadini. Al contrario, il 52% le giustifica completamente, il 31% abbastanza e il 13% poco.
Il degrado balza soprattutto agli occhi di vive o lavora nella zona di San Lorenzo, mentre va meglio nell’area di piazza della Repubblica.
E le prospettive future? Circa un residente su 4 si aspetta per i prossimi anni un miglioramento delle condizioni di vita e una quota lievemente superiore resta incerta.

Ma per quasi metà degli intervistati il processo di degrado sembra ormai irreversibile. I più pessimisti sono i dirigenti e i professionisti: per più del 70% di loro la situazione è destinata solo a peggiorare. Fra i lettori de La Repubblica e de Il Firenze si riscontra qualche spazio per l’ottimismo. Mentre gli affezionati de La Nazione e, in maggior misura, de Il Giornale, vedono un futuro nero.
In ogni caso, più del 30% teme che tra 10 anni la situazione del centro peggiorerà.
Il 75% pensa poi che la sicurezza delle strade del centro sia diminuita.

E l’espandersi della microcriminalità è stato frequentemente addebitato alla crescente presenza dell’immigrazione extracomunitaria. ‘Gli immigrati fanno quello che vogliono’ e ‘Ho paura, non si sente più parlare italiano’ sono state alcune delle risposte.
L’insicurezza sembra scaturire anche dalla percezione di una perdita del controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine: ‘Ci vorrebbero più guardie’, ‘Troppi vagabondaggi di notte di gente strana’, ‘Non c'è nessun controllo, non c’è chi ci protegge’, hanno detto gli intervistati.

Le zone considerate meno sicure? San Lorenzo e l’Oltrarno.
Il disagio è talmente diffuso che anche i lettori de La Repubblica (2 su 3) partecipano largamente alla sensazione del deterioramento della sicurezza nel centro storico della città.
Per quanto riguarda le proteste contro la rimozione delle pietre da via Ghibellina, quasi 4 residenti su 5 le considerano giustificate. E, in generale, oltre il 90% approva le manifestazioni di protesta organizzate dai comitati in varie parti della città.



La tramvia
L’atteggiamento nei confronti delle proteste contro la tramvia risulta contrastato. E anche se una maggioranza di residenti dichiara di condividere l’opposizione alla tramvia, risulta rilevante la quota di quanti non si sentono abbastanza informati in merito.
Più del 50%, poi, non sapeva che la linea 2 passerà dal Duomo. Ma una volta che gli intervistati sono stati informati, 4 su 5 rifiutano il passaggio della tramvia in piazza Duomo.
Ma la principale motivazione per il rifiuto della tramvia risulta la compromissione dell’estetica del centro di Firenze.

Ecco alcune risposte: ‘Uno schifo, un autobus così grosso in centro!’, ‘Assurdo, perché il centro storico va salvaguardato’, ‘Speriamo che non ritorni Lorenzo Il Magnifico, perché sarebbe disgustato di cosa accade a Firenze’, ‘Sono vecchia, spero di non esserci!’.
Solo un residente su 4 del centro considera poi giustificato l’investimento, che è percepito negativamente da una maggioranza dei lettori de La Nazione.
Alla domanda se la tramvia potrà risolvere almeno in parte i problemi della mobilità di Firenze, solo un residente su 4 ritiene che migliorerà la mobilità urbana.

Più della metà vedrebbe inoltre di buon occhio l’interruzione dei lavori per risolvere le maggiori criticità del progetto.
E se andiamo a vedere quale mezzo pubblico vorrebbero le persone, scopriamo che il 41% sogna una metropolitana e il 35% un sistema di busvie.
Se i lettori de La Nazione e de Il Firenze esprimono una preferenza per una metropolitana, fra i lettori de Il Giornale e de La Repubblica il sistema delle busvie risulta in vantaggio. E per oltre il 50% dei cittadini, per non stravolgere la bellezza del centro storico l’unico rimedio sarebbe la metropolitana sotterranea.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza