Tramvia della Politica fiorentina: si apre un confronto all'interno dell'Unione, o siamo al capolinea?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 ottobre 2006 23:25
Tramvia della Politica fiorentina: si apre un confronto all'interno dell'Unione, o siamo al capolinea?

Firenze, 27 Ottobre 2006- Ieri sera si sono riuniti in Palazzo Vecchio i consiglieri dei gruppi di maggioranza. Questo il testo del loro intervento: "L'ammodernamento infrastrutturale della città è in una fase che necessita coerenza e capacità d'azione politica. Coerenza nella realizzazione di progetti senza prescindere da tutti gli approfondimenti che saranno necessari a partire dal confronto con la città: sia con coloro che sostengono le scelte finora effettuate, sia con coloro che esprimono dubbi e perplessità.

La consapevolezza che ci muove è quella di essere convinti che le scelte di mobilità cittadina siano correlate con gli assetti complessivi di un ambito territoriale più ampio, che coinvolge i comuni limitrofi e anche le strategie regionali della Toscana. La mobilità è una delle questioni che hanno implicazioni di area metropolitana e non possono essere portate a soluzione sulla base di scelte che risiedono nel solo Consiglio Comunale di Firenze. E' per questo motivo che riteniamo opportuno promuovere il coinvolgimento della Provincia e della Regione nella ripresa di una iniziativa politica che dia voce a quanti sono convinti che la scelta della tramvia e del Trasporto Pubblico Locale siano l'unica risposta adeguata e possibile ai tempi e alle necessità: certo non l'unica ma indiscutibilmente una delle più efficaci.

Con ciò si propone una tavolo di approfondimento politico e tecnico nelle merito delle opere e dei relativi progetti al quale saranno chiamate forze politiche di maggioranza, PRC e un'altra città - un altro mondo, nell'ambito di una riflessione comune che offra motivi di confronto indispensabili alla prospettiva della costruzione dell'Unione in città. Tali approfondimenti saranno alla base di una ripresa di un'iniziativa politica sul territorio che deve vedere coinvolti i partiti, i consiglieri comunali, la giunta comunale, i movimenti, i cittadini e quanti sono disponibili ad offrire un contributo in termini di comunicazione e sostegno al progetto di una città più vivibile che faccia del trasporto pubblico locale l'asse portante della mobilità cittadina.

Tra le iniziative da prendere dopo gli approfondimenti una grande manifestazione popolare, punti informativi sul territorio e incontri presso le sedi di quartiere. Occorre inoltre continuare nel perfezionamento dei processi e dell'organizzazione dell'amministrazione pubblica che consenta di disporre di un gruppo tecnico preparato e efficiente che definisca le prossime scelte progettuali. Dal punto di vista politico è necessario avviare una riflessione sulla necessità di coordinare le azioni della Polizia Municipale con le politiche di mobilità oltre a ritenere indispensabile muoversi nella direzione di costruire una unica azienda della mobilità che raggruppi tutte le competenze espresse dalle società pubbliche che operano nel settore».



Una interrogazione «su alcuni lavori che si terranno per realizzare il tratto della linea 2 della tramvia» per conoscere se è previsto lo sbancamento sottostante il palazzo al numero 63 di viale Belfiore, all'angolo con viale Redi» è stata presentata dal consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli. «E' arrivata una lettera indirizzata al sindaco ed a tutti gruppi consiliari - scrive Donzelli - da parte di alcuni cittadini residenti nell'ex-palazzina Mazzoni. Questi ultimi comunicano di aver appreso dalla stampa cittadina che tra le numerose ipotesi progettuali di tracciato della linea 2 della tramvia il Comune di Firenze si sta orientando per lo sbancamento sottostante il palazzo in questione rendendolo così inabitabile».

Il consigliere di AN vuole sapere «se tale notizia corrisponde al vero» e, in caso affermativo, «perché le famiglie interessate non sono state avvisate su tali lavori».

«La segreteria cittadina dei DS, tramite il proprio coordinatore della segreteria, ha soltanto espresso la propria solidarietà ai cinque consiglieri comunali del nostro partito che avevano subito un violento attacco verbale all'uscita del consiglio comunale ed ha condannato tale aggressione». Questa la rispota del consigliere comunale e segretario cittadino dei DS Michele Morrocchi al consigliere di Alleanza Nazionale Stefano Alessandri.

«Se per il collega Alessandri non è più neanche possibile esprimere solidarietà ai propri iscritti - ha aggiunto Morrocchi - credo che ci sia davvero qualcosa che non va. Di gravissimo io trovo soltanto che invece di condannare un episodio di violenza, fortunatamente solo verbale, il centro destra fiorentino tenti principalmente di accusare chi è stato aggredito. Il centrosinistra e i DS in particolare non si sono mai negati né al confronto né al dibattito con i cittadini, in particolare con chi esprime il proprio dissenso.

Mi piace infatti ricordare che mentre pochi facinorosi si accanivano verbalmente contro il sottoscritto e altri quattro colleghi una delegazione era ricevuta dal sindaco per discutere e esporre le proprie ragioni». «Proprio perché abbiamo a cuore questa città - ha proseguito il consigliere dei DS - abbiamo sempre, e sempre continueremo, a perseguire il confronto e la discussione; ed è proprio perché a quel confronto crediamo che continueremo a condannare tutti quelli che, strumentalizzando ed alimentando la tensione, perseguono solo fini di visibilità politica».

«Il fatto di non condannare l'aggressione in modo netto e categorico ma addirittura di giustificarla accusando gli aggrediti - ha concluso Morrocchi - temo rappresenti una evidente difficoltà di dissociarsi da ciò che si è contribuito a creare».

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