Laborintus: Dante, Berio e Sanguineti a Fabbrica Europa, il 16 maggio (21.30) alla Stazione Leopolda di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 maggio 2006 19:28
Laborintus: Dante, Berio e Sanguineti a Fabbrica Europa, il 16 maggio (21.30) alla Stazione Leopolda di Firenze

Sotto il triplice titolo, la serata del 16 maggio unisce musica e letteratura, storia secolare e contemporaneità, vita musicale e ricerca. Laborintus II, composto da Luciano Berio nel 1965 su testo di Edoardo Sanguineti , rappresenta una delle tappe fondamentali della stretta e proficua collaborazione tra i due artisti, che inizia nel 1961 con Passaggio e si estende lungo la carriera di Berio con una serie di capolavori quali Epifanie (1961-65, trasformato in Epiphanies nel 1991-92), A-Ronne (1974) e Canticum novissimi testamenti (1989-91) fino a Stanze, l'ultimo lavoro di Berio completato poche settimane prima della sua scomparsa il 27 maggio 2003.


La lezione di Sanguineti ci riporterà alle origini di Laborintus II, composto nel 1965 su commissione dell'O.R.T.F. per le celebrazioni del settecentesimo anniversario della nascita di Dante. L'opera, che può essere rappresentata sulla scena o – come in questa occasione - in forma di concerto, prende il titolo dalla raccolta di poesie Laborintus di Sanguineti. Il testo sviluppa alcuni temi della Vita nuova, del Convivio e della Divina commedia e li combina con testi biblici e con frammenti di T.

S. Eliot, Ezra Pound e Sanguineti stesso.

Per l'esecuzione di Laborintus II, assente da Firenze da oltre trent'anni, il Centro Tempo Reale , che cura la parte elettroacustica, ha unito tre gruppi di musicisti di altissimo livello e una voce recitante di enorme prestigio: quella dell'attore fiorentino Sandro Lombardi. Le tre voci soliste appartengono dal proverbiale gruppo londinese Synergy Vocals. L'ensemble vocale "Homme armé", sotto la direzione di Fabio Lombardo, è noto per le sue esecuzioni del repertorio antico ma si cimenta da tempo anche con la musica del Novecento e inaugura con l'esecuzione di Laborintus II una collaborazione con Tempo Reale, che prevede ulteriori tappe di ricerca e di produzioni comuni.

Gli strumentisti, sotto la direzione di Danilo Grassi che con la musica di Berio ha un'intima familiarità (memorabile e acclamata dal pubblico, dalla critica nonché dal Maestro Riccardo Muti fu la sua esecuzione di Ofanìm al Ravenna Festival 2005), formano per la prima volta il Tempo Reale Ensemble, un organico da camera aperto e ridefinibile per ciascuna occasione, che porta il nome dell'istituzione fiorentina fondata da Luciano Berio nel 1987 con lo scopo di far interagire creativamente la produzione musicale con la didattica e la ricerca acustica e tecnologica.



La formazione di un gruppo di esecutori che collaborasse con Tempo Reale nella produzione dal vivo di opere contemporanee, fu uno dei sogni non realizzati di Berio. La serata del 16 maggio lo trasforma in una realtà celebrando contestualmente la nascita presso Tempo Reale del Centro Studi Luciano Berio.

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