Calcio, Fiorentina. Brighi:

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 maggio 2006 12:41
Calcio, Fiorentina. Brighi:

In questi giorni si sta parlando di calcio, ma non di quello giocato, ma domenica a Verona ci sarà una partita contro il Chievo che vale una stagione. Di questo e della Juventus, visto il suo passato in bianconero abbiamo parlato con Matteo Brighi.
Che partita ti aspetti domenica?
“Una partita più importante per loro che per noi. Questo non vuol dire che sarà una partita facile, anzi noi vogliamo chiudere bene davanti al nostro pubblico. Regalare una vittoria ai nostri tifosi, per sigillare una stagione importante.

Noi faremo la nostra partita. In casa abbiamo sempre vinto l’unica sconfitta è arrivata con l’Inter”.
Cosa ti spaventa della Fiorentina?
"La Fiorentina sta facendo benissimo, verrà a giocare qui per fare la sua partita, con grinta e determinazione, per giocarsi il quarto posto. Inutile dire che temiamo Toni, per lui parlano i numeri, è il più grande centravanti che ha attualmente l’Italia e non solo. La squadra viola ha un parco giocatori importante, due giovani attaccanti forti come Pazzini e Bojinov, un centrocampo forte.

Quello che mi fa paura è il gruppo nel suo complesso, non c’è un reparto debole”.
La fortuna della Fiorentina si chiama Prandelli?
“Prandelli ha avuto a disposizione un bel gruppo di giocatori. Anche se erano tutti nuovi, si sapeva che sarebbe stata una squadra che avrebbe fatto bene. Il merito certamente è anche suo per come ha saputo preparare le partite. Anche quando la Roma ha fatto undici vittorie consecutive, non si sono persi d’animo”.
Per il Chievo il merito invece è nel lavoro di Pillon?
“Si è vista la sua impronta.

Non era facile per lui essendo il primo anno di A ma è stato bravissimo, a lui dobbiamo molto”.
Un posto in Uefa inaspettato quello conquistato da voi?
“Penso che la scorsa stagione ci sia servita da lezione, salvarsi all’ultimo non è mai piacevole. Lo stesso discorso penso l’abbia fatto la squadra viola. E’ stato uno stimolo in più per fare bene, non volevamo deludere di nuovo i nostri tifosi. Certamente il nostro obiettivo era una salvezza tranquilla. Alcune squadre quest’anno non hanno reso come ci si aspettava, mente noli abbiamo ottenuto risultati importanti.

Così abbiamo iniziato a crederci”.

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