Il Presidente della Camera di Commercio, Luca Mantellassi, interviene nella giornata dell'economia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 maggio 2006 14:25
Il Presidente della Camera di Commercio, Luca Mantellassi, interviene nella giornata dell'economia

FIRENZE, 12 MAGGIO 2006- Continua a perdere competitività il sistema economico della provincia di Firenze, per motivi non solo congiunturali ma strutturali.
Alla base: le dimensioni delle imprese; la frammentazione delle strutture economiche-produttive fiorentine; la prevalenza di settori maturi ed a basso contenuto tecnologico; investimenti imprenditoriali in ricerca limitati ; la dotazione provinciale di infrastrutture non sempre adeguate, rispetto alle esigenze di una mobilità più rapida delle merci.
Il quadro emerge dall'analisi congiunturale provinciale del 2005, elaborata dall'ufficio studi della Camera di Commercio per la giornata nazionale dell'economia.
"E' una crisi vasta, complessa e prolungata che chiede la condivisione delle scelte tra imprenditori, amministratori, manager, soggetti sociali, privilegiando l'idea di un sistema territoriale che vuole fare delle sue specificità dei punti di forza economici e culturali", ha detto il presidente Luca Mantellassi nel presentare la relazione "Stato congiunturale della provincia di Firenze e linee programmatiche della Camera".
"Porre al centro la progettazione integrata consente di rimettere a sistema l'azione dei diversi attori istituzionali, coinvolgendo anche tutti gli altri protagonisti dell'economia del territorio.

In questa direzione va l'istituzione della Fondazione "Palazzo Strozzi", ha aggiunto, "
"Rispondendo agli obiettivi previsti per il 2010 dal Piano Strategico di Sviluppo dell'area metropolitana fiorentina, il progetto della Fondazione intende apportare un valore aggiunto all'immagine, allo sviluppo e alla competitività della città nella consapevolezza che il patrimonio culturale favorisce il turismo; la qualità della vita che gravita intorno al patrimonio culturale attrae talenti; dove ci sono talenti arrivano investimenti".
In linea con quanto registrato in Toscana (+0,3%) e nel territorio nazionale (+0,1%), il bilancio provinciale di fine 2005 ha visto una lieve crescita del valore aggiunto (0,2), determinato dalla sola espansione del settore costruzioni, contro i risultati negativi dei settori industriale, servizi e primario.
Modesti gli incrementi della domanda interna e del commercio internazionale, complice la dinamica contenuta dei consumi della famiglie e di un non favorevole rapporto di cambio Euro/dollaro.

Nelle nostre esportazioni prevalgono ancora i "prodotti tradizionali e standard", mentre i "prodotti specializzati ed hi-tech" rappresentano soltanto il 35,9% contro il 41,9% registrato a livello nazionale. A rendere più delicata la situazione pesano, poi, i vincoli derivanti da una cultura imprenditoriale provinciale portata più ad enfatizzare la funzione produttiva, rispetto a quella commerciale. Da qui, la carenza di capacità organizzativa che impedisce di gestire in modo competitivo le relazioni di un mercato globale, attraverso una rete vendita diretta.
"Il vantaggio della competitività tecnologica del nostro sistema economico dipenderà dagli investimenti sulla ricerca ", ha sottolineato Luca Mantellassi ricordando la proposta sviluppata dalla sua azione di governo di fare della Camera soggetto connettivo tra i centri del sapere e il mondo dell'impresa.

"La coscienza dell'importanza per il nostro territorio di entrare a fare parte del ciclo virtuoso dell'economia della conoscenza e dell'informazione, che implica circolazione globale di cervelli e osmosi tra Università e impresa, ha portato in soli tre anni alla nascita di FiorGen, ProtEra e Genalta", tre realtà unite dall'attenzione per il genoma umano, costituitesi grazie al contributo della Camera di Firenze e a quello scientifico del Cerm (Centro di risonanza magnetica) e del polo universitario di Sesto.
Agendo ciascuna in un settore differente - rispettivamente farmacogenomica; drug discovery ovvero identificazione di nuove molecole, cioè possibili nuovi farmaci; e nutrigenomica, scienze genetiche/molecolari e nutrizionali in grado di fornire un programma alimentare tagliato su misura, per preservare uno stato di salute ottimale - e secondo modalità differenti (la prima è una fondazione senza scopo di lucro, la seconda un'azienda spin-off universitaria, la terza una start-up), le tre strutture sono di fatto molto complementari, e rappresentano un germe per la costituzione del parco scientifico biotecnologico in costituzione presso il Polo Scientifico.
"Cogliendo questo aspetto, come fondamentale per una fase di sviluppo economico, le nostre aziende potranno reggere alla concorrenza utilizzando strumenti innovativi per affermare la propria specificità d'impresa".
Segnali verso questa direzione arrivano dall'analisi sull'occupazione 2005, dove si rileva un aumento di richieste di figure professionali "high-skill"-alto profilo (il 21% delle nuove assunzioni, al di sopra della media regionale e nazionale), in particolare di quelle relative all'innovazione produttiva ed organizzativa (l'11,4% delle nuove assunzioni).

Per il resto, anche se gli indicatori relativi al tasso di occupazione (+1% rispetto al 2004 ) e di disoccupazione (4,5) mostrano un miglioramento, le stime elaborate attraverso i modelli previsionali portano tuttavia la situazione ad una stabilità, con cali occupazionali nell'agricoltura (-6,3%) e nell'industria (-2,1%), aumenti nel settore delle costruzioni (la crescita stimata è del 2,6%) e dei servizi (+0,7%).
Il quadro congiunturale che emerge è dunque un'economia provinciale ancora stagnante con un manifatturiero che cala la produzione ma non il fatturato, e aumenta la spesa degli investimenti; un settore agroalimentare che recupera sull'export; una dinamica del commercio al dettaglio che mantiene livelli di criticità, anche se ci sono segnali di risveglio nei consumi ed un turismo che mostra un inversione di tendenza in positivo recuperando i clienti europei e nordamericani.
Tra i fattori strutturali che frenano lo sviluppo economico vi è anche la dotazione provinciale di infrastrutture non sempre adeguate, rispetto alle esigenze di una mobilità più rapida delle merci.
"Occorre favorire un sistema di trasporti metropolitano", ha detto a questo riguardo Mantellassi.

"L'area fiorentina pratese non può essere considerata un sistema metropolitano compiuto, ma certamente la bretella autostradale Prato-Signa, con i suoi nove chilometri e mezzo, rappresenta un tentativo di creare un collegamento veloce nel cuore dell'area fra i due assi fondamentali della Fi-Pi-Li e dell'A11". La Camera fin dal 2003 si è costituita capofila di un raggruppamento promotore della bretella Prato-Signa ed ha assunto l'impegno a sostenere l'investimento consistente, necessario a far decollare l'iniziativa
L'impegno della Camera di Commercio di Firenze sul territorio per promuovere interventi nel settore delle infrastrutture si è concretizzato in linee d'azione, condivise con i soggetti pubblici e privati interessati allo sviluppo ed al governo del territorio, e ha riguardato un'area ben più vasta di quella provinciale, come reti viarie, aree di scambio intermodali, strutture aeroportuali.
La Camera vede il rafforzamento dell'aeroporto fiorentino integrato in un sistema aeroportuale che, oltre Pisa, coinvolga anche Siena e Grosseto, senza dimenticare anche Bologna, ciascuno in grado di far risaltare le proprie specificità, in un sistema coordinato ed integrato.
"In questo senso mi preme sottolineare come ogni azione sul territorio è stata concertata con Comune, Provincia e Regione, nell'ambito di un'azione concertata con tutte le parti sociali - conclude Mantellassi - che vedono il punto di coagulo nel piano strategico Firenze 2010 e Firenze Mobilità".
La Camera partecipa al project financing di Firenze Mobilità per i parcheggi scambiatori e promuovere, attraverso il Piano Strategico Firenze 2010, la realizzazione del Transit Point e dei Rifornimenti Intelligenti.

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