Il preteso rapimento in via Calzaioli: a chi giova questo putiferio politico?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2005 23:58
Il preteso rapimento in via Calzaioli: a chi giova questo putiferio politico?

Firenze, 05 Novembre 2005- Mentre il comitato "Vivibilità di Firenze" annuncia che nei prossimi giorni sarà per le strade del centro a tutelare i passanti, i consiglieri comunali della Casa delle Libertà Gabriele Toccafondi, Paolo Amato, Marco Stella, Stefano Alessandri, Riccardo Sarra, Claudio Scuriatti hanno presentato un ordine del giorno per chiudere i campi rom. Intanto però anche nelle loro parole il rapimento del neonato in via Calzaiuoli è diventato presunto. Finalmente.
Oggi è stato convalidato l'arresto delle rumene che avevano derubato una ragazza francese in piazza della Repubblica giovedi pomeriggio.

Diverso il caso delle due rom protagoniste la settimana scorsa in via Calzazioli: tra l'accusa di furto e quella di rapimento di minore ce ne corre, come tra la truffa e l'omicidio. Tanto più che negli ultimi cinquanta anni, in Italia, gli zingari non hanno mai rapito alcun bambino.
E allora i titoli dei giornali? Una sentenza di condanna premeditata, priva di alcun fondamento. Una scelta non giustificabile con una svista, o un atto di superficialità. C'è pregiudizio razziale nell'avvallare certe affermazioni.

Un pregiudizio che ha scatenato reazioni a catena.
Su un equivoco di strada si è imbastito una polemica giornalistica, poi politica, che ha costretto chi l'aveva avviata a tenere il punto. Pur di non ammettere l'errore si è finito, con assoluta miopia, per condannare senza appello le due donne rom accusate, poi si è messo in dubbio le indagini della Polizia munipale, in seguito le conclusioni del Pubblico Ministero, sino a sfiduciare il Giudice per le indagini preliminari che le aveva confermate.

Per bocca addirittura dei vertici policiti nazionali.
Possibile che il malinteso di via Calzaioli possa produrre un vero e proprio terremoto istituzionale?
La città è ormai spaccata in due schieramenti contrapposti, politici, giornali e polizie, pronti a tutto pur di veder confermata la propria tesi. In questo scontro paiono infatti coinvolte anche le forze dell'ordine, in una spirale di inchieste e controinchieste che si sconfessano a vicenda. A chi giova questo gioco al massacro, questo clima di sospetti?
E' un momento triste per una città che si vantava d'essere capitale di pace e civiltà.

Nicola Novelli

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza