Scuola: l¹ascolto dei Comuni come metodo di lavoro
Un Convegno per rilanciare nidi e scuole d’Infanzia come parte integrante del sistema educativo e formativo nazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 settembre 2005 13:44
Scuola: l¹ascolto dei Comuni come metodo di lavoro<BR>Un Convegno per rilanciare nidi e scuole d’Infanzia come parte integrante del sistema educativo e formativo nazionale

Firenze 6 settembre ¹05- ­ Si è tenuto oggi a Firenze il primo incontro della Cosulta della scuola di Anci Toscana con l¹assessore regionale alla pubblica istruzione Gianfranco Simoncini. A pochi giorni dall¹inizio dell¹anno scolastico, gli assessori dei Comuni toscani, assieme al referente istituzionale della Regione Toscana, si sono ritrovati per fare il punto e stabilire i passi di un percorso che sia il più possibile comune. ³Innanzitutto abbiamo chiesto questo incontro per aprire con l¹assessore Simoncini una relazione forte ­ afferma Daniela Lastri, responsabile della Consulta scuola Anci Toscana e assessore all¹Pubblica Istruzione di Firenze ­ necessaria per condividere le scelte sulla scuola dell¹infanzia e sull¹educazione permanente².

³È importante che la Regione ascolti i comuni, ­ ha continuato la Lastri ­ poiché sono loro che gestiscono i servizi all¹infanzia sul territorio. Chiediamo un impegno per alcuni punti fondamentali quali la prima infanzia, la scuola formale, il diritto allo studio e l¹assistenza educativa alle persone con disabilità ².
L¹assessore Gianfranco Simoncini da parte sua ha mostrato la disponibilità all¹ascolto degli enti locali e alla programmazione partecipata come metodo di lavoro del proprio assessorato: ³Se la Toscana vuole essere la Toscana delle autonomie è necessario procedere attraverso la concertazione con il territorio ­ ha detto Simoncini ­.

Per questo per la redazione del Piano di indirizzo della legge 32 procedrermo con una prima fase d¹ascolto delle associazioni degli enti locali che avverrà il 16 settembre in Regione, dove verrà stabilita una prima bozza di piano di indirizzo. Mentre in seguito faremo degli incontri nei territori delle aree vaste con i comuni, le provincie e le categorie. Solo così saremo in grado di stilare un piano di indirizzo che corrisponda realmente ai bisogni della Toscana².
I problemi principali scaturiti dalla discussione degli assessori e dei dirigenti dei comuni presenti sono quelli delle forti difficoltà nel mantenere i servizi scolastici, la questione urgente della Tarsu o della Tia che le scuole non riescono più a pagare (³Gli enti locali però ­ afferma la Lastri ­ non possono pagare ciò che dovrebbe pagare lo Stato²), ed infine dell¹edilizia scolastica: dal 2001 non viene più rifinanziata la legge 23/96 e si rischia di non avere scuole agibili ne¹ risorse per ristrutturarle.


Una bella sfida attende i Paesi appartenenti all’ Unione Europea : entro il 2010 il 33% dei bambini compresi nella fascia 0-3 anni ed il 90% di quelli compresi nella fascia 3-6 anni dovranno essere accolti in una struttura educativa in modo da poter concretamente esercitare il diritto all’educazione, alla vita di relazione, al gioco, alla cura.


Attualmente l’Italia è molto lontana da questi traguardi e presenta grandi differenze tra le diverse aree: se al nord e al centro la situazione si presenta con dati abbastanza promettenti rispetto all’obiettivo ( ad esempio in Toscana, e in particolare a Livorno, i nidi coprono già il 22% della popolazione e le scuole dell’infanzia quasi il 98%) , al sud si riscontra una preoccupante scarsità di strutture e di iniziative.
E’ partendo da questi presupposti che il Comune di Livorno ha voluto mettere al centro delle iniziative per il “Settembre pedagogico 2005” la realizzazione di un Convegno nazionale dedicato al tema “Il sistema educativo per l’infanzia.

Quali strategie per il futuro”, organizzato in collaborazione col Centro di Iniziativa democratica degli Insegnanti ( CIDI).
Il Convegno si svolgerà il 7 e l’8 settembre, presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Livorno.

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