Si conclude la sessantottesima edizione del Maggio Musicale Fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 giugno 2005 14:41
Si conclude la sessantottesima edizione del Maggio Musicale Fiorentino

I concerti di chiusura, realizzati grazie ad Ansaldo-Breda e Galileo Avionica, sono in programma mercoledì 29 e giovedì 30 giugno, alle ore 20.30, al Teatro Comunale. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale il direttore russo SEMYON BYCHKOV, reduce dal grande successo personale colto nel Boris Godunov.
A dare notorietà universale alla Quinta Sinfonia di Mahler fu il film Morte a Venezia di Luchino Visconti, che utilizzava l’Adagietto come colonna sonora all’angosciante vicenda del protagonista, Gustav von Aschenbach.

In realtà la Sinfonia non ha questa connotazione “mortifera” e risulta tra le più serene composte dal musicista boemo.
In apertura di concerto il bellissimo CANTO DEL DESTINO OP. 54 per coro e orchestra di Johannes Brahms, su testo del grande poeta tedesco Friedrich Hölderlin.

Si conclude il Festival ma l’attività del Teatro del Maggio vivrà presto due eccezionali “fuori programma”, entrambi ad ingresso libero, nella stupenda cornice di Piazza della Signoria.
L’8 luglio, alle ore 21.30, con il CONCERTO PER FIRENZE diretto da ZUBIN MEHTA in cui Orchestra e Coro del Maggio eseguiranno la Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven, e la sera successiva, alle ore 20, con il GALA AL TRAMONTO in cui MaggioDanza presenterà una Suite da GIULIETTA E ROMEO nella nuova, applaudita coreografia creata da GIORGIO MANCINI.

"La realizzazione del nuovo teatro del Maggio Musicale fiorentino rappresenta un grande obiettivo strategico per Firenze.

Uno di quei progetti sui quali è necessaria la massima condivisione possibile da parte di tutti i soggetti istituzionali, politici, economici e sociali della città. Per questo, credo che una iniziativa parlamentare bipartisan in favore del nuovo teatro sarebbe molto importante". E' l'invito che ieri il sindaco di Firenze Leonardo Domenici ha lanciato ad un gruppo di parlamentari fiorentini, a margine della riunione che si è tenuta in Palazzo Vecchio sulle celebrazioni galileiane. Invito che Giovanni Bellini, Vannino Chiti, Valdo Spini (centrosinistra) e Denis Verdini e Riccardo Migliori (centrodestra) hanno prontamente raccolto, impegnandosi a studiare una iniziativa comune, che si concretizzerà presto in una proposta di legge, per assicurare una prima tranche di risorse al nuovo polo musicale fiorentino previsto nell'area delle ferrovie a Porta a Prato.

Come è noto l'area, dietro la stazione Leopolda, si libererà entro il 2007 quando sarà completato il trasferimento delle officine di riparazione delle ferrovie nel nuovo polo tecnologico dell'Osmannoro. "Si tratta di una sfida di grande respiro, di una prospettiva di sviluppo eccezionale per il la città e il suo territorio sia dal punto di vista culturale che infrastrutturale" ha detto Domenici, ricordando ai parlamentari anche la prossima costituzione dell'Associazione presieduta dal maestro Zubin Mehta, che dovrà promuovere a Firenze e nel mondo il progetto del nuovo polo musicale: "non solo per individuare sponsor privati - ha precisato il sindaco - ma per fare in modo di coinvolgere personalità della cultura, dell'arte, dello spettacolo, dell'economia di tutto il mondo in un impegno collettivo per Firenze".

La giunta comunale ha già affidato l'incarico per uno studio di fattibilità del nuovo polo musicale del Maggio, studio che dovrà essere pronto entro il prossimo novembre. Per quanto riguarda le risorse necessarie alla realizzazione, una prima tranche è già stata stanziata dallo Stato e un'altra sarà ricavabile della vendita dell'attuale teatro: ma la stima della spesa si aggira sui 120 milioni di euro "ed è quindi necessario uno sforzo comune e condiviso reperire i fondi necessari - ha sottolineato Domenici - a partire da una legge ad hoc".

All'incontro erano presenti anche gli assessori alla cultura del Comune Siliani e della Regione Zoppi, oltre ai consiglieri comunali Amato, Barbaro, Carrai, Nardella e Toccafondi, che hanno assicurato il sostegno del Consiglio a tutte le iniziative in favore del nuovo teatro.

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