Società partecipate: incontro fra i Comuni soci

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 aprile 2005 09:45
Società partecipate: incontro fra i Comuni soci

Lavorare insieme per la gestione dei servizi pubblici attraverso indirizzi e linee programmatiche comuni e condivise, con l'obiettivo di creare una Unione volontaria di Comuni come strumento di coordinamento e confronto fra le diverse realtà territoriali, anche con il coinvolgimento diretto della Provincia. Sono queste, in estrema sintesi, le linee che il sindaco Leonardo Domenici ha indicato nell'incontro che si è tenuto ieri in Palazzo Vecchio fra i sindaci dei Comuni consoci nelle società partecipate dell'area fiorentina e i presidenti delle stesse società: Ataf, Casa Spa, Fiorentinagas, Publiacqua, Quadrifoglio.

L'incontro ha fatto seguito a quello dello scorso 22 febbraio con tutti i rappresentanti delle società e cade a pochi giorni dall'approvazione del consiglio comunale della delibera sugli indirizzi programmatici per le società partecipate. "Una delibera - ha sottolineato l'assessore alle società partecipate Tea Albini nella sua introduzione - approvata con voto favorevole delle opposizioni di sinistra e il l'astensione di quelle di centrodestra. E' auspicabile che queste linee d'indirizzo possano essere condivise anche dagli altri Comuni perché il tema della gestione dei servizi pubblici dovrà essere affrontato sempre più in ottica di area".

A tal proposito diversi sindaci hanno dichiarato che sottoporranno la delibera anche ai rispettivi consigli comunali. Il sindaco Domenici ha ribadito come l'approfondimento e il confronto tra le diverse amministrazioni comunali sia importante "non solo sul tema delle aziende e società partecipate, ma più in generale sull'integrazione nel governo dell'area. La creazione della Città Metropolitana, pur inserita nella riforma del titolo V della Costituzione, è in realtà in questo momento di difficilissima applicazione - ha continuato il sindaco - .

Ma ritengo comunque necessario dotarsi di uno strumento per la maggior compattezza e collaborazione a livello istituzionale fra più Comuni, anche per dare un segnale unitario ad altri livelli istituzionali, alle imprese e ai cittadini. Penso che l'Unione volontaria dei Comuni, alla quale associare anche la Provincia di Firenze, possa essere una risposta reale a questa esigenza; fermo restando quanto già intrapreso autonomamente dalle diverse amministrazioni, come ad esempio quelle della Piana".

Il sindaco Domenici ha infine chiesto ai sindaci e ai presidenti delle società partecipate, una riflessione collettiva con proposte e indicazioni che possano integrare il documento con indirizzi ed obiettivi elaborato dall'assessore Albini, da sviluppare durante il prossimo incontro previsto entro due mesi. "L'incontro di oggi - ha aggiunto l'assessore Albini - vuole essere un momento di confronto e verifica fra i Comuni soci delle varie aziende partecipate che gestiscono importanti servizi e attività a totale partecipazione pubblica.

È utile ricordare che i Comuni determinano con le loro scelte di carattere sociale-urbanistico-ambientale-edilizio ed altro, molte delle strategie aziendali che incidono in alcuni casi sugli stessi risultati di bilancio. Siamo in presenza, a volte, anche di scelte diverse fra Comuni soci e a comportamenti che differendo possono creare incertezze e difficoltà operative nelle società. Abbiamo bisogno di trovare un punto di incontro almeno su grandi temi, che vanno dal grande e complesso tema della mobilità alle politiche ambientali allo sviluppo edilizio delle nostre città compatibile e sostenibile e, probabilmente uso un termine un po' strano, complementare".

"Abbiamo bisogno - ha detto ancora l'assessore - di trovare un atteggiamento comune rispetto al rapporto con gli altri enti istituzionali che in qualche modo hanno responsabilità nella gestione o nella fase normativa o nell'individuazione di risorse quali la Provincia e la Regione in modo particolare. Non a caso a volte il nostro confronto all'interno delle ATO o del Lode, risente di un clima non propriamente disteso, che incide su scelte o nei rapporti fra enti e partecipate. Non sfuggiamo quindi, a mio parere, dal governo dell'area e dalla condivisione delle politiche quale elemento essenziale per il governo delle partecipate strategico al governo delle nostre città".

Notizie correlate
In evidenza