La giudeata di Radicofani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 marzo 2005 14:39
La giudeata di Radicofani

Tra le più suggestive in assoluto, sull’Amiata, nelle celebrazioni della settimana santa, è senz’altro la giudeata di Radicofani, una delle più antiche e senz’altro più belle dell’intera Toscana. Da non perdere giovedì e venerdì prossimi.
L’evento inizia la sera del giovedì santo, con la messa che rievoca l’ultima cena e l’apertura del sepolcro del Cristo. Segue una processione di penitenza, detta “buia” proprio perché commemora la morte della divinità, alla quale partecipano i 12 fratelli della congregazione di Sant’Agata, in cappa rossa, e i 12 membri della confraternita di Misericordia, in cappa bianca.

Il numero 12 rievoca naturalmente quello degli apostoli.
Più luminosa e proiettata verso la resurrezione è invece la processione del venerdì santo che parte verso le 21.30 dalla chiesa di San Pietro, con il cadavere del Cristo portato da quattro scalzi incappucciati in cappa nera, seguiti dalle due congregazioni in cappa rossa e bianca, dalle donne dolenti, dalle riproduzioni della deposizione e della pietà. Culmine dell’evento è qualcosa di unico al mondo: l’arrivo della processione alla chiesa di Sant’Agata dove avverrà l’adorazione del Calvario: un apparato di straordinario fascino viene costruito tutto attorno allo splendido altare di Andrea Della Robbia: una parete di bosso arricchita di 750 luminarie allegoriche.

Uno spettacolo davvero unico.

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