Stasera Palazzo Vecchio 'spento' per 5 minuti per la Giornata del risparmio energetico
L'economista Petrella in commissione ambiente per parlare dell'acqua come patrimonio dell'umanita'

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 febbraio 2005 14:35
Stasera Palazzo Vecchio 'spento' per 5 minuti per la Giornata del risparmio energetico <BR>L'economista Petrella in commissione ambiente per parlare dell'acqua come patrimonio dell'umanita'

Anche il Comune di Firenze ha deciso di aderire all'iniziativa "M'illumino di meno" promossa dal programma di rairadio2 "Caterpillar", in occasione della prima Giornata Nazionale del Risparmio Energetico proclamata per oggi, data dell'entrata in vigore del trattato di Kyoto. Come molte altre città italiane grandi e piccole, Firenze parteciperà spegnendo l'illuminazione notturna di Palazzo Vecchio dalle 19 alle 19.05. L'idea dell'iniziativa è quella di convincere quante più persone a compiere un gesto concreto di risparmio energetico, misurabile in tempo reale grazie al grafico del consumo elettrico della rete presente sul sito del GRTN.

"Una sorta di maratona del risparmio, una riflessione collettiva e informale sui temi dell'energia - spiegano gli organizzatori - in cui verranno coinvolti gli ascoltatori del programma, le scuole, i comuni, le aziende, gli automobilisti, chiunque consumi elettricità e abbia voglia di provare a ridurre i propri consumi in quelle 24 ore". Il programma va in onda ogni giorno alle 18.
Da anni sta lottando perché l'acqua non diventi il petrolio di domani e sia invece considerata come bene comune, patrimonio dell'umanità.

Riccardo Petrella, autore del "Manifesto dell'acqua" e presidente del "Contratto Mondiale sull'acqua" è stato convocato dalla commissione ambiente, presieduta da Gregorio Malavolti, nella seduta che si terrà alle 9.00 di venerdì prossimo, nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio. Economista politico, già consigliere della commissione europea a Bruxelles, Riccardo Petrella è anche professore di mondializzazione presso l'Università Cattolica di Lovanio (Belgio). «Oggi oltre un miliardo e mezzo di persone non hanno accesso all'acqua potabile - ha ricordato Malavolti - nel 2020 saranno più di tre miliardi.

È un'utopia pensare che tutti nel mondo potranno disporre dell'acqua fra vent'anni? Quali sono le soluzioni percorribili? È giusto privatizzare e lasciare al mercato il compito di risolvere il problema? Un'alternativa esiste, ed è quella che viene proposta dal "Manifesto dell'acqua", pubblicato ora anche in Italia, vincitore nel 2000 del Premio Internazionale delle scritture d'acqua». «Contrariamente all'idea che l'acqua sia "l'oro blu" - ha spiegato il presidente della commissione ambiente - questo illustre economista propone la definizione e la messa in opera di un sistema pubblico di gestione delle risorse idriche organizzate dal livello locale a quello mondiale, avente anche la funzione di "tribunale" per la risoluzione dei conflitti e di garante dell'accesso per tutti nella quantità e qualità sufficiente alla vita.

(fn)

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