Le sessantaquattro copie del celebre quadro di Leonardo da Vinci e la tela originale, giudicata dal Vasari "opera più divina che umana", potrebbero riunirsi nel capoluogo toscano.
Occasione, i festeggiamenti per i cinquecento anni del capolavoro pittorico esposto al museo parigino del Louvre.
L'iniziativa è stata annunciata alla stampa oggi, durante un convegno sulla figura di Giovanni Poggi. Nel 1911, infatti, il celebre quadro scomparve dal museo francese per riapparire tre anni più tardi, nel 1914, a Firenze, fra le mani di un imbianchino che raccontò di averla rubata per risarcire l'Italia dei furti artistici commessi da Napoleone.
A riconsegnarla ai francesi fu proprio Poggi.
Solo in altre poche occasioni il quadro ha lasciato le sale del Louvre (Usa nel '63 e Giappone nel '74) e, eccezion fatta per un breve tour successivo al suo ritrovamento, mai è stata esposta in Italia.
«In questi anni - hanno ricordato - ricorre il cinquecentenario della creazione della Gioconda, che fu realizzata tra il 1503 ed il 1506 a Firenze. La nostra città potrebbe celebrare questo anniversario il prossimo anno, organizzando una mostra internazionale in collaborazione con la Galleria degli Uffizi e la costituenda Fondazione Poggi.
Si tratterebbe di allestire una esposizione con alcune delle sessantaquattro copie dell'opera leonardesca, riconosciute nel mondo, e con opere artistiche e letterarie moderne e contemporanee, sempre ispirate alla Gioconda». «Oltre a questo evento - hanno concluso Giani, Nardella e Pieri - la nostra città potrebbe lavorare fin d'ora per chiedere al museo del Louvre di concedere, per un beve periodo, l'opera in prestito: ciò è già avvenuto in passato, nel 1963 negli Stati Uniti e nel 1974 in Giappone.
In quest'ultima occasione, in particolare, le operazioni di trasferimento dell'opera costarono l'equivalente di circa 4 milioni di euro».
[S. R.]
