Ennesimi disagi ieri per i pendolari della linea Firenze--Borgo San Lorenzo
La Comunità montana del Mugello istituisce un osservatorio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2005 00:54
Ennesimi disagi ieri per i pendolari della linea Firenze--Borgo San Lorenzo<BR>La Comunità montana del Mugello istituisce un osservatorio

“Due problemi in due giorni sulla stessa linea ferroviaria è una frequenza che non possiamo tollerare. Anche perché sia l’incidente provocato dalla caduta di un albero sulla linea a Rufina ieri, sia il guasto al locomotore che ha causato il ritardo stamani, hanno un’unica matrice, la scarsa manutenzione”.
Questo il commento dell’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti alla notizia degli ennesimi disagi subiti stamani dai pendolari della linea Firenze–Borgo San Lorenzo via Pontassieve.

“Ancora una volta - ha aggiunto - siamo costretti ad assistere alle rovinose conseguenze del divario che purtroppo esiste fra mole di investimenti messa in campo (oltre 4 miliardi di euro previsti dall’accordo di programma per le infrastrutture fra Governo e Regione Toscana nel 2000, definiti poi dall’attuale giunta regionale in attuazione dell’intesa D’Alema-Chiti) e la gestione quotidiana”. “Manca un’efficace manutenzione del patrimonio, mancano addetti. Una carenza che produce problemi sulle infrastrutture e di conseguenza sui treni che già sono vecchi.

Non si può pensare di investire e innovare se poi non viene mantenuto quanto già abbiamo e quanto viene realizzato di nuovo. E’ uno spreco immane”.
La critica di Riccardo Conti si indirizza anche sulla mancanza di risorse necessarie ad acquistare nuovo materiale rotabile, cioè locomotori e vagoni. “La Regione investe sul materiale rotabile ma è uno sforzo insufficiente se non interviene lo Stato. Intanto, il primo dei dodici Minuetto diesel comincerà a lavorare dai primi giorni di febbraio.

E questa è una buona notizia. In ogni caso il nostro Paese deve ricominciare ad acquistare treni se vuole competere con gli altri Paesi europei”. Valutazioni altrettanto negative arrivano sulla mancanza di informazione agli utenti, problema ormai noto che, nonostante gli sforzi compiuti nei mesi scorsi, ad oggi pare rimasto insoluto. “E’ fondamentale che i viaggiatori sappiano cosa succede, se e perché sono in ritardo. E’ un fatto di rispetto e di attenzione all’utenza che non mi stancherò mai di sottolineare e di pretendere”, dice l’assessore, che conclude: “Occorrono informazioni sui treni e informazioni nelle stazioni.

Non è giusto che la divisione fra Trenitalia e Rfi la paghino gli utenti. Una divisione, oltretutto, fra due soggetti che sono figli della stessa madre, Ferrovie Spa. Basterebbe coordinarsi. Ma la capacità di organizzazione finora ha difettato”.
Treni che non partono o che non arrivano in orario, treni che addirittura vengono soppressi all’improvviso e senza alcun avviso, poche carrozze e ormai obsolete, pendolari costretti a viaggiare in piedi. E’ una continua storia di problemi, disservizi e disagi quella che raccontano e vivono i pendolari mugellani.

Più volte le amministrazioni locali con in testa la Comunità Montana del Mugello, la stessa Regione con l’assessore ai Trasporti Conti e il presidente del Consiglio Nencini hanno lamentato l’inadeguatezza del servizio di trasporto ferroviario, in particolare dei treni sulla linea Faentina. A Nencini si erano rivolti in un documento circa 250 passeggeri che utilizzano la linea Borgo San Lorenzo-Firenze sulla quale si accumulano ritardi fino a 15 minuti. “Il ritardo – hanno scritto i firmatari del documento, inviato anche all’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti – è ormai un fedele compagno di viaggio”.

Secondo i pendolari, inoltre, il ridotto numero dei posti a sedere obbliga a rimanere in piedi per i 40 minuti di media del viaggio. L’ultimo episodio di un treno che “sparisce”, l’ennesima Odissea, è di ieri. Quando alle 18,20 per la rottura di una vettura sulla linea Faentina 120 persone in piedi hanno viaggiato esasperate e stipate come sardine in una sola carrozza. Questa mattina un nuovo disagio: un treno si è rotto tra Vicchio e Dicomano. Gli amministratori della Comunità Montana, che nel tardo pomeriggio di ieri, dopo il tormentato viaggio, hanno incontrato i pendolari, oggi ribadiscono con forza le critiche a Trenitalia lanciando un aut aut: «Non si può continuare così, con questo stillicidio - sottolineano il presidente e l’assessore ai Trasporti della Comunità Montana del Mugello, rispettivamente, Stefano Tagliaferri e Simone Lazzerini -.

Trenitalia trascura e non da oggi la linea Faentina, che per noi invece ha un ruolo strategico per la mobilità ma anche per il turismo, c’è un’incapacità nella gestione delle corse e nell’informazione verso gli utenti. La pazienza ha un limite e quindi nei prossimi giorni guarderemo da altre parti, verso altre esperienze per voltare pagina, per verificare se altre gestioni possono garantire un servizio ferroviario migliore. L’assessore regionale ai Trasporti Conti è stato avvertito della situazione e per vedere un miglioramento del servizio non bastano solo le multe della Regione - continuano -.

Bisogna stanare anche il Comune di Firenze perché il problema riguarda il Mugello e Alto Mugello ma allo stesso tempo Firenze visto che se non funzionano i servizi pubblici sulla città si riversano auto su auto e il traffico va in tilt. Chiediamo e vogliamo chiarezza sul progetto di elettrificazione della linea Faentina e sulla qualità del materiale rotabile e alla fine valuteremo la migliore strada da prendere, anzi la migliore ferrovia» - concludono. Intanto gli amministratori locali rilanciano un rapporto più stretto con i pendolari invitandoli a tenersi in contatto con la Comunità Montana anche attraverso il servizio di Osservatorio locale dei trasporti istituito da diverso tempo dall’ente, che oltre a seguire i monitoraggi di Trenitalia ne condurrà d’ora in poi di propri.

L’indirizzo di posta elettronica utile per segnalazioni e comunicazioni di disservizi è osservatorio.trasporti@cm-mugello.fi.it.

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