Continua l’inarrestabile ascesa delle vetture diesel

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2004 11:59
Continua l’inarrestabile ascesa delle vetture diesel

In febbraio in Italia su 207.700 vetture immatricolate ben 115.460 sono alimentate a gasolio, cioè sono dotate di motore diesel. La loro quota è così salita al 55,59%, livello mai raggiunto in precedenza, con un balzo di oltre 10 punti percentuali rispetto a febbraio 2003, quando la quota del diesel era stata del 45,32%.
Si conferma così e si rafforza la tendenza in atto da anni che ha visto l’incidenza delle auto a gasolio toccare nel 2003 il 48,5% delle immatricolazioni, con una crescita di quota di oltre cinque punti percentuali rispetto al 2002.

D’altra parte il diesel avanza in tutta Europa e nei diciotto mercati che costituiscono l’area occidentale del continente nel 2003, con ben 6.184.621 immatricolazioni, il diesel è arrivato ad avere un’incidenza del 43,5%, con punte del 72% in Austria, del 68% in Belgio, del 67% in Francia e del 59% in Spagna.
La motivazione principale dell’attuale crescente orientamento della domanda verso le autovetture equipaggiate con motore diesel è essenzialmente tecnica. I diesel di ultima generazione consentono infatti prestazioni assolutamente comparabili a quelle ottenibili con motori a benzina e in determinate condizioni di impiego anche superiori.

Alla validità tecnica si somma poi la convenienza economica. Oggi un litro di gasolio costa in media 0,87 euro mentre un litro di benzina costa in media 1,06 euro. A ciò si aggiunge che i motori diesel hanno minori consumi unitari. Se consideriamo due versioni di uguale potenza della Ford Focus e cioè, la 1.6 16V Zetec benzina e la 1.8 TDCi/100 CV Zetec diesel, la maggiore percorrenza che si realizza con un litro di gasolio piuttosto che con un litro di benzina è del 35%, ciò significa che per coprire la percorrenza dell’automobilista medio italiano, che è di 15.000 chilometri all’anno, si spendono per il carburante 1.113 euro con la versione a benzina e 679 euro con quella a gasolio.

Nel caso considerato il diesel consente quindi un risparmio annuo di 434 euro per percorrere 15.000 chilometri e il risparmio aumenta al crescere della percorrenza. A fronte del minor costo del carburante vi è però da considerare un maggior prezzo di acquisto per la versione diesel, che nel caso esaminato è di 1.500 euro. Il risparmio annuo sul carburante, moltiplicato per il numero di anni di possesso dell’auto, deve quindi consentire di compensare il maggior costo di acquisto. Occorre però considerare che sul mercato dell’usato i diesel sono oggi più richiesti delle versioni a benzina e subiscono quindi una minor svalutazione ed è prevedibile che nei prossimi anni la miglior capacità di tenuta delle quotazioni dell’usato diesel si accentuerà.

Considerando anche questo elemento la convenienza del diesel si fa ancora più forte, perché il maggior costo di acquisto viene compensato anche da un maggior ricavo nella rivendita dell’usato.
È quindi lecito prevedere che la quota delle vetture diesel sul totale delle immatricolazioni aumenterà ulteriormente. D’altra parte per il mercato delle vetture aziendali che per molti aspetti anticipa le tendenze del mercato complessivo, oggi la quota del diesel è già arrivata a superare l’80% ed è particolarmente alta nei parchi aziendali costituiti da autovetture in noleggio a lungo termine.

"Nel determinare i canoni di locazione – afferma Davide Gibellini, direttore marketing di LeasePlan Italia – teniamo naturalmente conto anche del valore di realizzo della vettura che ci verrà restituita al termine del contratto e di conseguenza la buona capacità di tenuta delle quotazioni del diesel sul mercato dell’usato ci consente di praticare canoni di noleggio particolarmente convenienti per le auto a gasolio".

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