Pane e olio in Frantoio: il 30 novembre in 117 città d’Italia
Calenzano: dal 22 al 30 novembre degustazioni, incontri, mostre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 novembre 2003 19:32
Pane e olio in Frantoio: il 30 novembre in 117 città d’Italia<BR>Calenzano: dal 22 al 30 novembre degustazioni, incontri, mostre

Grande attesa per “Pane e olio in Frantoio” la manifestazione organizzata dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio che si terrà il 30 novembre 2003 in 117 piazze italiane e dove sarà possibile scoprire la qualità dell’extravergine novello.
La produzione annuale ha infatti un ottimo livello qualitativo, anche se rispetto alle annate precedenti si è assistito a un forte calo nella quantità. Secondo i dati diffusi da Ismea infatti quest’anno la raccolta sarà di 550.000 tonnellate, con una contrazione del 4,5% rispetto al 2002.


L’olivicoltura del Sud Italia ha mantenuto uno standard quantitativo, invece si è registrato un netto calo nelle regioni del centro nord dovuto soprattutto alle gelate primaverili che, pregiudicando le fioriture, hanno compromesso la resa del raccolto.
La Puglia si conferma come prima area produttiva del paese con una quota del 40% sul totale della produzione italiana e sono buoni anche i risultati della Calabria dove si prevede solo una lieve flessione ( - 2,7%) e in Molise ( - 9%).

Ottimi invece i dati di Basilicata e Sardegna regioni in cui è previsto un buon incremento della produzione.
In Sicilia la flessione è del 15%, in Lazio, Marche, Abruzzo, Campania il calo è intorno al 20% mentre un pò più critica è la situazione di Toscana e Umbria dove è atteso un decremento del 43%. Record negativo per la Liguria, per la quale addirittura si parla di un dimezzamento della produzione rispetto all’anno scorso.
Il 30 novembre con “Pane e Olio in frantoio” quindi sarà possibile fare una prima verifica del raccolto 2003 in tutta Italia e degustare l’extravergine nuovo insieme al pane tipico.
“Questo appuntamento – spiega Enrico Lupi, presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio - vuole essere un momento per promuovere l’eccellenza del patrimonio olivicolo del nostro paese, che può vantare ben 29 dop di cui 5 riconosciute negli ultimi mesi, e per far conoscere le virtù e le qualità dell’olio, elemento principe della dieta mediterranea.”
Alla manifestazione, realizzata con il sostegno del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e del Banca Monte dei Paschi di Siena e con la collaborazione della Associazione italiana panificatori e Federazione italiana panificatori hanno aderito 117 Città dell’Olio italiane che proporranno anche assaggi della gastronomia locale ed eventi collaterali per festeggiare l’olio nuovo.

Parte l’ottava edizione della Fiera dell’Olio (da sabato 22 novembre a domenica 30 presso la sede dell’associazione turistica, via Roma 14) organizzata dal Comune di Calenzano, in collaborazione con l’Associazione turistica di Calenzano e con il patrocinio della Provincia di Firenze.

Si tratta di un appuntamento importante per il territorio di Calenzano, perché coinvolge le associazioni e le fattorie della zona, con una quindicina di espositori provenienti da Prato, Sesto, Bagno a Ripoli e Calenzano. La Fiera negli anni si è caratterizzata per l’attenzione rivolta all’olio e all’agricoltura, diventando un’occasione di valorizzazione del territorio. Il programma, fitto di appuntamenti, include momenti di degustazione e momenti di riflessione. In particolare, durante la Fiera, saranno presentati: la Guida Naturalistica, il Piano di Protezione Civile, il Progetto per il trasferimento a Castello del museo del Soldatino.

Durante la manifestazione sarà in funzione il frantoio e si potrà assistere “in diretta” alla lavorazione delle olive: ai visitatori sarà poi offerta la fetunta con l’olio ottenuto. E tutte le sere, a partire dalle ore 19.30, “Ce l’ho con l’olio”, cena tipica toscana con l’olio nuovo. Infine, due mostre: “Immagini della Storia” del Museo della Figurina Storica di Calenzano e quella di pittura e scultura a cura del Club Artistico “La vecchia Fornace”.
“Nonostante le difficoltà della stagione che hanno colpito il raccolto e la produzione di olive – ha commentato il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani, durante la conferenza stampa di stamani – la Fiera dell’Olio mantiene la sua importanza.

Del resto l’olio rappresenta un elemento trainante di quel mondo agricolo che vogliamo proteggere e valorizzare. L’amministrazione comunale è impegnata da diversi anni nella preparazione di questo appuntamento e ogni anno cerchiamo di renderlo migliore, grazie al contributo e alla collaborazione con l’Atc e con le fattorie di Calenzano. Per questo, oggi, la Fiera è diventata anche un’occasione di riflessione sull’agricoltura e sulle azioni di intervento sul territorio da parte dell’Amministrazione ”.
“La fiera – ha sottolineato il vicesindaco Giovanni Pecchioli – è diventata un’occasione per valorizzare e promuovere l’intero territorio.

Calenzano espone così le tradizioni più antiche e vere. Proprio perché l’amministrazione crede in questa valorizzazione, sostenendo iniziative come queste, vorremmo arrivare in un futuro alla creazione di un marchio di identificazione, un percorso lungo che richiede il coinvolgimento di tutte le catogorie”.

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