Firenze in lizza per ospitare il congresso mondiale della Società dei cuochi nel 2008
Intanto la festa del gusto aprirà a Firenze il 20 novembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2003 19:22
Firenze in lizza per ospitare il congresso mondiale della Società dei cuochi nel 2008<BR>Intanto la festa del gusto aprirà a Firenze il 20 novembre

Firenze si candida a ospitare nel 2008 il congresso mondiale della Società dei cuochi, la Wacs (World association of cooks societies). Si tratta di un evento che si tiene ogni due anni con la partecipazione delle Federazioni cuochi di 76 nazioni di cinque continenti: il prossimo appuntamento, dopo quello di Tokyo del 2002, è a Dublino nel marzo del prossimo anno e in quell'occasione verrà svelato il luogo del meeting del 2008. L'iniziativa è stata presentata dall'assessore alle attività produttive Francesco Colonna, dal presidente della Federazione italiana cuochi Paolo Caldana e dal segretario generale della Federazione Gian Paolo Cangi che per questo fine settimana saranno a Firenze, insieme ai rappresentanti di 34 Federazioni europee di cuochi (nel continente sono complessivamente 38) per discutere e valutare la candidatura della città a sede, tra quattro anni, del summit mondiale.

"Io credo che Firenze sia il luogo ideale per ospitare dibattiti e incontri - ha spiegato l'assessore Colonna - e inoltre, nel 2008, il congresso mondiale della Società dei cuochi, con professionisti che arriveranno da tutto il mondo, potrà essere ospitato nella nuova area espositiva che sarà pedonalizzata e offrirà una struttura di grande livello. Non sarà un congresso di ricette, ma si parlerà della professione e di tutti i temi che sono connessi al cibo e alla sua produzione e preparazione.

Inoltre, la città di Firenze è stata l'antesignana della nascita della Federazione con la 'Compagnia dei Quochi' che risale al 1504". "Abbiamo voluto il meeting di questo fine settimana che porterà a Firenze circa 2000 cuochi - ha detto Paolo Caldana - perché intendiamo portare in Italia il congresso mondiale, dopo le tappe di Dublino e della Nuova Zelanda. La candidatura della sede va fatta quattro anni prima dell'evento e speriamo di avere l'appoggio delle componenti delle Federazioni europee che sono 38 su un totale mondiale di 76 Paesi rappresentati".

La Federazione italiana cuochi, è l'unico organo riconosciuto dalla legge, che raccoglie 20mila iscritti di 20 diverse regioni e 120 associazioni di professionisti del settore. I "concorrenti" di Firenze, che già nel Rinascimento aveva in Caterina de' Medici la sua ambasciatrice italiana per la gastronomia nel mondo, sono, per il congresso del 2008, l'America e Singapore. "Noi siamo gli unici ad avere delegazioni della Federazione all'estero, dal Brasile alla Costa Rica, all'America, al Giappone, alla Thailandia - ha ribadito Gian Paolo Cangi - e la cucina italiana è quella più diffusa".

L’olio, i salumi, i formaggi, ma anche il vino, il miele, i dolci, i prodotti biologici.

Insomma, tutti i sapori tipici della Toscana saranno i protagonisti di Madia, salone agro alimentare che, con i suoi aromi e i suoi profumi, invaderà i padiglioni della Fortezza da Basso dal 20 al 25 novembre. Una Kermesse del Gusto, una vera e propria esaltazione di tutti quei sapori tipici regionali. Una mostra mercato che ha come unico scopo quello di valorizzare e far conoscere i prodotti agro alimentari di qualità e l’alimentazione tipica toscana. Il tutto con l’esposizione ma anche con la degustazione, i ristoranti all’interno della mostra, infatti, cucineranno i prodotti messi a disposizione da produttori e allevatori locali valorizzandoli con dimostrazioni culinarie e degustazioni gratuite per il pubblico.

Esaltazione del sapore ma anche molte manifestazioni collaterali a carattere spettacolare e soprattutto convegni. Convegni tra i quali spicca quello sulle “strategie e politiche della tutela dei prodotti tipici” al quale parteciperanno i presidenti nazionali delle categorie economiche e il Ministro delle politiche agricole e forestali, l’onorevole Giovanni Alemanno.
Madia vuole essere una vera e propria festa del gusto, di un gusto istruito. Perché gli obiettivi di Madia sono anche l’ospitalità e la distribuzione agroalimentare.

Ospitalità perché i prodotti dell’agricoltura solo il più grosso biglietto da visita di una regione nei confronti dei turismo interno ed internazionale. Ecco che Madia punta a migliorare l’innovazione delle strutture produttive e l’uso dei prodotti locali nell’ospitalità.
Il tutto, ovviamente, andando in soccorso dei negozi di quartiere che stanno scomparendo. Madia vuole trasformarli in negozi di qualità diventando interlocutori privilegiati dei produttori innescando un meccanismo che, migliorando la qualità della vita e riducendo notevolmente i prezzi dei prodotti, andrebbero a rafforzare l’intero settore.
Madia è un’occasione unica per chi opera nel mondo dell’agro alimentare, una manifestazione unica nel suo genere, prima in Toscana.

E’ anche per questo che vanta il patrocinio del ministero delle politiche agricole e forestali, oltre che della Regione Toscana, di Firenze Expo & Congress S.p.A., e della Confcommercio Toscana.
Ma Madia dà anche i numeri. L’orario di apertura per i giorni feriali è previsto dalle 10.30 alle 19.30, mentre sabato e domenica si prosegue fino alle 23. Vanta una superficie espositiva lorda di 30mila metri quadrati – netta di 20mila -, con 12mila metri quadrati dedicati all’area servizi.

Sono previsti due ingressi pedonali ed altrettanti ingressi carrai. Quattro padiglioni con tre bar, quattro ristoranti e tre parcheggi.

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