Invaso di Bilancino: la gestione affidata a Publiacqua
Dopo 10 anni termina il commissariamento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 febbraio 2003 07:13
Invaso di Bilancino: la gestione affidata a Publiacqua<BR>Dopo 10 anni termina il commissariamento

FIRENZE- Per l'invaso di Bilancino - serbatoio artificiale di 84 milioni di metri cubi essenziale per l'approvvigionamento idrico e il controllo delle piene dell'Arno - finisce dopo 10 anni la gestione commissariale avviata nel 1993. Con l'anno in corso la gestione viene affidata a Publiacqua - la società che fornisce i servizi idrici nell'Ambito territoriale ottimale Medio Valdarno – mentre la proprietà verrà trasferita a 14 comuni. La procedura di trasferimento ai comuni sarà completata nel corso del prossimo marzo.


La Regione Toscana, proprio in considerazione del ruolo di Bilancino mantiene una rilevante presenza, che si concretizzerà anche in un provvedimento che il governo regionale assumerà nella prossima settimana, consapevole dell'importanza strategica del pubblico nella gestione delle risorse idriche. Questo quanto è stato illustrato ieri mattina a Palazzo Bastogi in una conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente della Regione, Claudio Martini, il presidente dell'Autorità di Ambito, Luciano Baggiani, il commissario per l'invaso di Bilancino, Paolo Rosati, il presidente di Publiacqua, Amos Cecchi.


La presenza della Regione - garanzia per le complesse finalità pubbliche che l'invaso dovrà perseguire - riguarda la decisione di mantenere la titolarità della "concessione di derivazione" della Sieve già rilasciata alla Regione Toscana. L’invaso di Bilancino assicura infatti :
1. La destinazione primaria dell'invaso quale risorsa strategica per l'approvvigionamento idrico potabile, per l'intero bacino di utenza dell'Ato 3 Medio Valdarno: sulla base della legge Galli l'opera è tra quelle da dare obbligatoriamente in concessione al gestore unico.
2. L'ulteriore funzione di miglioramento della qualità dell'Arno nonché di riduzione del rischio di piena.

Il primo aspetto è perseguito mediante l'integrazione delle portate estive dell'Arno a 8 metri cubi al secondo, il secondo mediante un effetto di laminazione pari a 15 milioni di metri cubi di capacità aggiuntiva. Sono funzioni che ricadono nell'ambito della legge 183/89 sulla difesa del suolo e che investono l'Autorità di Bacino dell'Arno.
3. L'utilizzazione per il tempo libero dello specchio d’acqua e delle sponde attrezzate con verde, piste ciclabili , spazi per eventi, percorsi ippici, spiagge, spazi per la vela, il canottaggio, attraverso il diritto d'uso al Comune di Barberino di Mugello.
La prevista attivazione di una centrale per la produzione di energia elettrica, in attuazione dell'accordo di programma del 1996.

Sarà compito del gestore unico , con l'impegno a destinare una quota degli utili all'abbattimento dei costi che contribuiscono alla tariffa del servizio idrico.

La costruzione dell’invaso di Bilancino ha coinvolto in uno sforzo comune molte istituzioni pubbliche, in particolare la Regione Toscana, gli enti locali rivieraschi e dell’area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia. L’obiettivo era quello di dotare la Toscana centrale di un’opera in grado di limitare gli effetti dannosi che le alluvioni e le siccità avevano fino ad allora provocato.

Iniziate nel 1984, le opere riguardanti la diga sono state completate, non senza difficoltà, nel 1995. A partire da tale anno la progressione degli invasi sperimentali necessari al collaudo ha dimostrato l’estrema funzionalità dell’invaso ai fini della tutela ambientale e delle risorse idropotabili.
L’invaso è costituito da uno sbarramento del fiume Sieve con la diga di Bilancino: è stato creato in tal modo un serbatoio artificiale della capacità massima di 84 milioni di metri cubi; di questi 69 milioni sono destinati alla regolazione pluriennale e 15 milioni alla laminazione delle piene.

In condizioni di normalità il lago ha una dimensione di circa 510 ettari.
L’invaso ha la funzione di garantire il fabbisogno idropotabile della area metropolitana, di migliorare la qualità del fiume Arno, di ridurre il rischio indotto dalle piene e di sviluppare un polo di attrazione turistico-sportivo nel Mugello. L’opera è stata costruita tenendo conto delle diverse finalità e verrà gestita da Publiacqua spa rispettando precisi parametri di utilizzo definiti dai diversi soggetti pubblici.

In particolare è previsto un livello minimo di rilascio di acqua per assicurare la vitalità della Sieve a valle della diga, rilascio che, durante la stagione estiva, deve essere tale da integrare la portata dell’Arno in modo che non sia compromessa la qualità del grande fiume toscano.
Già in questi anni di sperimentazione l’esistenza dell’invaso ha contribuito a ridurre i danni ambientali causati all’Arno, eliminando largamente gli effetti della tropicalizzazione del clima: ad esempio, da ottobre a gennaio, le abbondanti precipitazioni hanno apportato all’invaso circa 70 milioni di metri cubi di acqua, di cui 20 sono stati trattenuti nell’invaso, consentendone il completo riempimento.
Sono in corso di completamento tutte le opere che renderanno l’invaso un’attrazione turistica unica nel suo genere.

Rapidamente sarà anche predisposta la realizzazione di una centrale idroelettrica che, sfruttando l’acqua rilasciata dalla diga, produrrà energia pulita.
La gestione commissariale dell'invaso di Bilancino si è conclusa oggi, dopo 10 anni. Grazie all'accordo sottoscritto tra Regione, Autorità di Ambito del Medio Valdarno e Publiacqua spa, la gestione di questa risorsa strategica passa alla società presieduta da Amos Cecchi, a partire dal 1° luglio 2003. "Si tratta di un momento che definirei storico - sottolinea il presidente Claudio Martini - perché si conclude una fase importante.

L'impianto entra a regime ma la Regione non si defila: la proprietà verrà infatti affidata ai 14 Comuni dell'area. Una risorsa fondamentale come l'acqua non può passare in mani private anche se siamo molto favorevoli a darla in gestione a realtà private o miste che siano in grado di amministrarla nel modo più efficiente e rispettoso delle realtà locali".
Martini ha anche sottolineato l'importanza dell'acqua con un occhio di riguardo ai prossimi imminenti appuntamenti: "Siamo molto attenti a questo tema - prosegue Martini - tant'è che abbiamo organizzato per il prossimo 10 marzo un convegno che vuole stilare una sorta di Statuto Regionale dell'acqua, un manifesto che detti le regole guida per la gestione di questo prezioso bene da parte degli enti pubblici.

Un incontro di preparazione di quello ben più importante che si terrà a Kyoto il 20 e 21 marzo".

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