A caccia di radon: campagna di rilevamento nelle scuole

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2002 07:28
A caccia di radon: campagna di rilevamento nelle scuole

Partirà fra pochi giorni una campagna di rilevamento del radon, un gas cancerogeno impercettibile emesso dal suolo e dai materiali di costruzione, in tutti i 62 edifici di scuola superiore del territorio provinciale.
La campagna di rilevamento è stata promossa dalla Provincia ed affidata all’Arpat.
Il radon si concentra nell’aria degli ambienti chiusi (abitazioni, luoghi di lavoro). Quando si respira, l’aria inalata contiene sia il radon che i suoi prodotti di decadimento, che aderiscono alle pareti interne dell’apparato bronchiale e qui decadono emettendo radiazioni ionizzanti, producendo un danno alle cellule bronco-polmonari che può evolversi in tumore.

L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’OMS ha classificato i radionuclidi del radon tra le sostanze di gruppo 1, quelle sicuramente cancerogene.
Il radon è la seconda causa di tumore polmonare in Italia dopo il fumo: su 31000 casi di decesso per tumore al polmone registrati ogni anno nel nostro paese, si stima infatti che dal 5% al 20% siano attribuibili al radon, ovvero da 1500 a 6000.
All'inizio del 2001 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 241/00 in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori dalle radiazioni ionizzanti.

Il decreto si applica in particolare a luoghi di lavoro sotterranei e luoghi di lavoro ad elevata probabilità di concentrazione di radon. Nel caso la concentrazione di radon superi il livello di azione stabilito in 500 Bq/m3 (Bq=Becquerel, n.d.r.), le Regioni devono individuare mediante indagini mirate le zone del territorio o i luoghi di lavoro con determinate caratteristiche dove è elevata la probabilità di trovare concentrazioni elevate di radon.
Per gli edifici scolastici, dove sostano e per lungo tempo molte persone a rischio in caso di esposizione a radiazioni ionizzanti, è senz’altro preferibile la misura del rilevamento a tappeto.
In Toscana sono state realizzate, tra il 1989 e il 1996, due indagini a campione sulla radioattività naturale nelle abitazioni e una nelle scuole materne e negli asili nido.

Su 547 edifici scolastici misurati, 2 sono già stati bonificati perché la concentrazione di radon era superiore al livello di legge. Nella provincia di Firenze l’indagine ha coinvolto 134 tra scuole materne e asili nido, tutti con concentrazioni nei limiti.
L’Arpat, in base alla convenzione sottoscritta con la Provincia, misurerà come si è detto la concentrazione di radon in tutti gli edifici delle scuole secondarie superiori con esclusione di quelli ricadenti nella competenza del Circondario Empolese Valdelsa, per una volumetria totale di quasi 1 milione e 200mila metri cubi.
Questo avverrà collocando in alcuni locali degli edifici coinvolti dei dispositivi chiamati dosimetri, che misurano una media della concentrazione sull’intero periodo di esposizione.

Il rilevamento avverrà su due turni semestrali. Si prevede una media di due locali misurati per edificio.
Il personale che condurrà la campagna sarà preventivamente formato e sarà predisposto un archivio informatico contenente le caratteristiche costruttive degli edifici.
Sempre l’Arpat preparerà infine del materiale informativo sulla campagna e sul radon, rivolto al personale docente e non docente, agli studenti e alle loro famiglie.
“Quella che stiamo avviando in questi giorni a Firenze – ha detto oggi l’assessore Di Cintio - è la prima campagna di questo genere in Toscana ed ha pertanto un particolare valore di sperimentazione che può servire da modello per analoghe iniziative in altre aree.

E’ inoltre un ulteriore passaggio di una azione che la Provincia sta conducendo a tutti i livelli per aumentare la qualità e sicurezza degli edifici scolastici ed offire ai nostri ragazzi scuole migliori ed ecologicamente compatibili”.

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