La Borsa arranca a causa delle fusioni toscane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 giugno 2002 13:54
La Borsa arranca a causa delle fusioni toscane

Piazza Affari è fanalino di coda delle altre Euroborse anche a causa della performance negativa di Sai e Fondiaria. Ma per il Governatore di Banca d'Italia, anche se l'epoca dei grandi matrimoni tra le banche è terminata, c'è un'eccezione: le nozze Mps-Bnl.
Nella fusione assicurativa il concambio è di 3,7 azioni Fondiaria per ogni Sai: e il mercato si adegua. La capitalizzazione della nuova società è valutabile in 3,2 mld di euro con una raccolta premi totale di 7.067 mln di euro. Anche SocGen, partner del gruppo in Banca SAI, conferma hold in attesa dei dettagli del piano industriale.

Ma non è un problema per l´ingegner Ligresti con la figlia Jonella vicepresidente del gruppo e il capitale saldamente in mano.

Il braccio di ferro è durato 11 mesi
L'1 luglio 2001, come contromossa alla scalata da parte di Fiat, Montedison vende il 28,7% di Fondiaria a Sai: il 6,7% passa di mano subito, il resto è subordinato al sì di Antitrust e Isvap.
Il 10 agosto per la Consob Sai e Mediobanca (socia di Firenze con il 13,7%) avrebbero agito di concerto. Quindi Sai dovrà lanciare un'Opa al momento del passaggio dell'ulteriore 22,2% del capitale.
Il 31 dicembre l'Isvap dice no alla Sai.
Il 3 gennaio 2002 Montedison, dopo il no dell'Isvap decide di cedere il 24,4% di Fondiaria alla Toro.
Il 2 febbraio Sai fa sapere a Montedison che Jp Morgan, Interbanca e Francesco Micheli si impegnano ad acquistare il 22,2% di Fondiaria a 9,5 euro per azione.
Il 7 febbraio la Toro rinuncia all'opzione sulla partecipazione della compagnia fiorentina e la Montedison accetta le offerte.
Il 15 febbraio Sai cede a Mittel e Commerzbank il 7,7% in Fondiaria a 9,5 euro per azione.
Il 15 marzo Fondiaria presenta al tribunale di Firenze un ricorso d'urgenza per sterilizzare il diritto di voto ai «cavalieri bianchi».
Il 9 maggio il tribunale di Firenze giudica inammissibile il ricorso.
Il 17 maggio lLa Consob stabilisce che per Sai non c'è più obbligo di Opa su Fondiaria.
Il 23 maggio il Tar del Lazio dice no alla sospensiva chiesta dal fondo Liverpool contro la decisione della Consob.
Il 30 maggio i cda delle due compagnie danno il via libera alla fusione.

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