La Fondiaria: Toro propone a Sai accordo tra pari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2002 15:16
La Fondiaria: Toro propone a Sai accordo tra pari

Lo scrive Panorama nel numero in edicola oggi. Secondo il settimanale, il piano proposto da Grande Stevens alla Sai prevede di far confluire in una newco le rispettive quote possedute in Fondiaria, "limando al contempo le rispettive posizioni in modo da non relegare la Sai al riuolo di cenerentola". L'accordo taglierebbe fuori Mediobanca che, secondo Panorama, potrebbe decidere di reperire le risorse (circa 3 miliardi di euro) per lanciare un'opa su Fondiaria a fianco della Sai, come del resto imposto dalla Consob.

Sembra sfumare così il piano annunciato nei giorni scorsi da Paolo Fresco al Financial Times col quale Fiat puntava a diventare il secondo polo assicurativo italiano. Un piano realizzabile attraverso il controllo della Fondiaria e l'unione con la controllata Toro.
Il quotidiano La Repubblica, da parte sua, propone uno scenario secondo cui Maranghi e Ligresti starebbero lavorando a un piano che prevede il coinvolgimento della Hopa di Emilio Gnutti e del suo tradizionale partner finanziario Interbanca.
Continuano intanto le grandi manovre per la conquista di Fondiaria.

Fondiaria Assicurazioni ha ridotto la partecipazione nelle azioni di risparmio non convertibili della controllata Milano Assicurazioni al 19,76% rispetto al precedente 23,41%. Tale partecipazione è detenuta dalla compagnia indirettamente tramite la propria controllata Fondiaria Nederland B.V.
Dall'altra parte Montedison, forte del suo 24,2% della compagnia fiorentina, ne chiede la convocazione dell'assemblea ordinaria per deliberare la sostituzione, "previa eventuale revoca" degli attuali amministratori e la determinazione del loro numero.

Una mossa che mette sotto scacco soprattutto Roberto Gavazzi, uomo forte dell'azionariato fiorentino che vede minacciata la propria posizione. Il Corriere della Sera di ieri sostiene che Salvatore Ligresti sia riuscito a trovare il socio per andare avanti nella battaglia. Anzi, il suo advisor J.P. Morgan, gliene avrebbe presentati due. Chi? Smentito categoricamente ogni coinvolgimento di Axa, si è affacciata l'ipotesi, non smentita, che potesse essere il gruppo Mediolanum il partner del finanziere siciliano.

Voci dell'ultima ora suggeriscono di guardare verso la Germania, in casa Allianz. E non potrebbero essere invece gli olandesi di Aegon ad interessarsi più da vicino delle vicende della penisola?

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