Agricoltura in netta crescita a Prato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 maggio 2002 07:40
Agricoltura in netta crescita a Prato

I numeri presentati ieri dall’assessore Massimo Logli all’incontro organizzato dalla Provincia sullo sviluppo del territorio in occasione del decennale fotografano un settore in fase di sviluppo. “La Provincia in questi sette anni - fa notare Logli – ha accompagnato la crescita e il consolidamento di un settore che da segmento marginale si è trasformato in comparto dell’eccellenza, inserendosi in un processo di trasformazione e di qualificazione del territorio. Con il Piano di sviluppo rurale la Provincia si sta preparando a sostenere l’ulteriore sviluppo di questo processo”.

Sono circa 600 le aziende agricole iscritte alla Camera di commercio, circa 300 di queste svolgono un’attività strutturata con adeguata dotazione di macchinari e commercializzazione di prodotti. Tra le aziende attive sono circa 130 quelle condotte da imprenditori agricoli professionali iscritti all’albo (il 15% sono giovani imprenditori al di sotto dei 40 anni). Rispetto a dieci anni fa ci sono state diverse trasformazioni legate alla scomparsa della mezzadria e alla crescita delle società di capitali.

“Da sottolineare – aggiunge Logli - il ricambio generazionale a cui si è assistito con l’ingresso, in molte realtà sia della Vallata che del Montalbano di molti giovani sotto i 40 anni. Attraverso la Provincia proprio a queste aziende sono arrivati i finanziamenti dei programmi comunitari per far crescere l’efficienza delle strutture”. La superficie agricola utilizzata è di circa 10 mila ettari su un territorio di 36 mila ettari. Circa 2700 ettari sono coltivati a olivo. “Sul fronte vinicolo abbiamo accompagnato le aziende nella forte azione per il miglioramento della qualità e della competitività – afferma l’assessore - Abbiamo sostenuto, con fondi provinciali e comunitari, i produttori che sono stati impegnati nel radicale rinnovamento dei vigneti.”.

In poco meno di 10 anni la superficie dei vigneti per vino Igt, Doc e Docg è passata da 170 a 240 ettari, mentre la produzione da 9 mila ettolitri è lievitata a 13 mila 500. L’attività agricola di sta sviluppando sotto il segno della qualità. La Provincia ha sostenuto con i fondi dell’Ue processi di miglioramento delle superfici a bosco e dei castagneti, in più ha erogato fondi per progetti di riduzione dell’uso degli antiparassitari e dei prodotti chimici e l’introduzione di tecniche di ecologiche.

“In vallata, dove si sta lavorando al progetto per lo sviluppo di una filiera agroalimentare di qualità - ricorda l’assessore Logli - sono nate ben nove aziende di tipo biologico, altre 3 si stanno trasformando nel carmignanese. Intanto è partito il progetto per la valorizzazione della razza Calvana e della Cinta senese. La prossima frontiera sarà senz’altro quella della certificazione dei prodotti”. In questo scenario si registra anche lo sviluppo dell’agriturismo: le aziende, dal 1996, sono passate da 6 a 17, i posti letto da 60 sono diventati 210.

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